Al termine di Brescia-Trieste abbiamo incontrato alcuni dei protagonisti del match: Dalmasson, Baiesi e l’MVP Abass.
Eugenio Dalmasson, allenatore di Trieste
C’è amarezza non tanto per la sconfitta ma per come è avvenuta, ci vuole più rispetto da parte degli arbitri, avevo un piede in campo e mi è stato fischiato un fallo tecnico a un minuto dalla fine, sono 40 anni che alleno e non mi era mai capitata una cosa del genere. Ci vuole più rispetto.
Giacomo Baioni assistant coach della Leonessa
Abbiamo conquistato una vittoria che ha un peso specifico importantissimo per tanti motivi. L’abbiamo ottenuta in situazione di estrema emergenza, come mai era capitato in casa. Forse non siamo stati lucidi a livello di approccio, ma abbiamo comunque ottenuto la vittoria contro una squadra di alto livello, a cui è giusto fare i complimenti. Il risultato finale dimostra ancora una volta la qualità del nostro gruppo, la sua forza mentale e la voglia di attingere a ogni forma di energia. Abbiamo avuto problemi in fase di costruzione e finalizzazione e qualche problema in difesa, dove non sempre abbiamo fatto quello che avevamo pianificato. Anche per questo, portiamo a casa due punti che pesano sul morale della squadra in maniera enorme. La Coppa Italia? È un evento che dobbiamo goderci. Dobbiamo andare a Pesaro con la voglia di goderci un appuntamento che spesso va al di là dei pronostici, senza pensare a classifiche e senza metterci pressioni inutili. Trice era infortunato, non sappiamo se sarà disponibile per le F8, verrà rivalutato nei prossimi giorni.
Awudu Abass
è stata una partita strana, ci siamo demoralizzati da soli, ci siamo messi troppa pressione addosso, bisogna giocare e godersela e pensare meno perché questo pubblico gasa davvero tanto.
Poi possesso per possesso abbiamo iniziato a difendere forte, abbiamo fatto cose al di fuori degli schemi però queste cose servono per rientrare in questo tipo di partite. Un’altra volta abbiamo dimostrato che nei momenti no sappiamo aiutarci a vicenda, a proteggerci l’un l’altro e questa è la modalità giusta per rientrare dai momenti difficili.
Ci tenevo molto a giocare un bel finale perché nelle ultime partite non sono stato particolarmente brillante, ho messo tanta concentrazione negli ultimi minuti e poi le cose sono uscite, mi sono focalizzato tanto su quello, ho aspettato la partita senza forzare e questa è la via giusta. Ho sempre avuto questi sprazzi all’ultimo, fin da quando ero ragazzino, sono i momenti più belli, le persone si ricordano sempre gli ultimi possessi e negli ultimi minuti riesco a dare il meglio di me.