ACB: Kyle Kuric, rinascere campione

196

Ci sono storie che ti catturano non tanto per quello che succede dentro al campo da gioco ma per quello che avviene al di fuori. Perché oltre ai giocatori, spesso dimentichiamo che ci sono degli esseri umani. Dopo aver analizzato la carriera di Bojan Dubljevic, aver presentato all’Italia Leo Meindl, oggi andiamo a raccontare la storia di Kyle Kuric. Quando tutto sembrava complicarsi, la pallacanestro è stata il motore per il tiratore dell’Indiana per rialzarsi e ricominciare a vivere.

GLI INIZI

Kyle Matthew Kuric nasce nello stato della Pennsylvania ma cresce ad Evansville nell’Indiana, il 25 agosto 1989 da una famiglia dove la medicina la fa da padrone (madre infermiera e padre neurochirurgo). Fin da piccolo i genitori avvicinano Kyle e la sorella Katie allo sport (basket per il maschio e calcio per la femmina). S’iscrive all’high school della propria città, Memorial, in cui nell’anno da senior fa registrare medie di circa 21 punti, 7 rimbalzi e 2 recuperi a partita, guidando il team alla conquista del primo campionato provinciale in 12 anni. Si diploma e firma una lettera d’intenti con i Cardinals di Louisville.

IL QUADRIENNIO CON I CARDINALS

Terminato il percorso liceale, Kuric si trasferisce alla corte di coach Rick Pitino e i suoi Cardinals con cui condividerà lo spogliatoio insieme a future conoscenze del nostro campionato: Samardo Samuels, Edgar Sosa, Peyton Siva e soprattutto Preston Knowles di cui parleremo più avanti. Un’esperienza che durerà dal 2008 al 2012 in cui oltre al grande rendimento sul campo, è doveroso parlare di ciò che ha fatto al di fuori. Importante il gesto per il sociale fatto con la creazione del Kyles’ Korner for Kids, un’associazione che si dedica ai bambini ricoverati, consegnandogli i giocattoli che venivano raccolti dai membri.

Il momento più significativo del percorso collegiale di Kuric avviene il 15 gennaio 2011: la partita definita come “the miracle on Main Street” tra Louisville e Marquette. Quell’incontro è ricordato per l’incredibile rimonta dei Cardinals con un parziale di 24-5 negli ultimi cinque minuti di gioco dopo il dominio da parte dei Golden Eagles di Jimmy Butler e Johnson Odom. Il sopracitato Knowles guida la rimonta a suon di triple ma l’eroe di quella partita fu Kuric che segnò l’appoggio vincente proprio su assist di Knowles a 4 secondi dalla fine mandando in visibilio il Yum Center.

Termina l’avventura con i Cardinali nel 2012 conducendoli alle Final Four dove si devono arrendere ai Wildcats di Kentucky. In questo quadriennio si mette in mostra come tiratore (45% dall’arco) e come “schiacciatore” (miglior schiacciata del 2012). Tuttavia, non riceverà nessuna chiamata dal draft NBA di quell’anno, decidendo così spostarsi nel vecchio continente.

Pubblicità

1
2
3
Federico Magnifico
Laureato in Scienze Linguistiche con una forte passione per la palla a spicchi sia praticata (giocatore amatoriale di basket e di baskin per il Pepo Team Vanoli) che guardata. Seguo la Vanoli per la LBA e il Valencia per ACB ed Eurolega. Attualmente scrivo per Backdoor Podcast e Dunkest.