L’esterno ex Milano, ora a Trento, Davide Alviti è stato intervistato dal Corriere dello Sport dopo il successo arrivato ai danni della Bertram Derthona. Questa vittoria avvicina ulteriormente la formazione di Galbiati alla post season di LBA. Se i bianconeri dovessero vincere a Napoli nella prossima giornata e Scafati dovesse perdere a Milano, l’Aquila sarebbe già matematicamente ai playoff, con due giornate d’anticipo. Contro il Derthona è stata una prodezza difensiva di Biligha a consegnare il referto rosa a Trento. Alviti ha commentato così la stoppata del suo grande amico oltre che compagno di squadra.
Paolino ci ha messo una bella pezza. Siamo grandi amici. Lui è grande e grosso ma un bonaccione come pochi. Così gli ho dato quel soprannome che gli calza a pennello. Quando ho visto Dowe andare verso canestro e con la coda dell’oc chio la manona di Paolino mi sono detto: è fatta. E così è stato. Lui è come una polizza eterna sulla vita.
“Dado” ha risposto anche alla domanda riguardante il suo futuro e la permanenza a Trento. Nell’estate aveva firmato un biennale lo scorso 10 luglio 2023.
Prematuro parlarne e non è certo il momento adatto. Abbiamo tre partite difficilissime: Napoli in trasferta, Pistoia in casa e chiuderemo a Bologna contro la Segafredo. Questo è il momento in cui le energie di ognuno devono essere solo sul campo. Al futuro il club e ognuno di noi penserà il più tardi possibile.
Sull’andamento della stagione Alviti ha commentato così:
Vogliamo i playoff, sarebbero una medaglia da appuntare sul petto di una stagione molto buona. Abbiamo giocato, per larghi tratti, un ottimo basket, quello che piace a coach Galbiati, fatto di intensità in difesa e responsabilità in attacco. Il lavoro, come sempre, paga e se anche abbiamo passato un momento complicato siamo riusciti a venirne fuori.
EuroCup, la causa dell’andamento ondivago?
Noi non giochiamo in una città con un aeroporto vicino. Solo per raggiungere il punto d’imbarco ogni volta abbiamo dovuto viaggiare perpiù di due ore. C’è chi, come me, aveva esperienza della fatica che si accumula in Europa e chi era all’esordio. Però credo che siamo riusciti a giocare sempre a testa alta, togliendo ci anche soddisfazioni. Certo, è inevitabile, un po’ di energie si disperdono, ma l’esperienza che si accumula è fondamentale. Magari sarà quella che farà la differenza per arrivare ai playoff.