La Virtus tira fuori la miglior versione di sé stessa proprio con le spalle al muro ed è un po’ il leitmotiv della serie, le squadre con pressione hanno sempre vinto e ora vedremo cosa succederà nella settima. Andare all’interno delle analytics in una partita dominata non è semplice ma qualcosa ne si può trarre.
Net Rating di Milano drammatico
L’Olimpia Milano ha preso una sberla clamorosa proprio quando doveva tirare fuori la partita top per chiudere la serie. La pochezza generale della partita è racchiusa in una singola statistica che dice del disastro prodotto dagli uomini di Messina. Non c’è NESSUN giocatore di Messina con un Net Rating positivo e, per dare un tono e contestualizzare, il miglior è Ricci con -10 (sigh).
Nessun giocatore con Offensive Rating oltre i 90 e solo due giocatori con Defensive Rating sotto i 100: Hines e Ricci.
Andare ad analizzare i numeri oltre a questo sarebbe tanto impietoso quanto inutile.
Isaia Cordiniemvp
Poniamo caso che la Virtus dovesse vincere gara 7, faccio davvero fatica a non pensare che il francese possa essere l’MVP della serie. Anche ieri 27 minuti in campo, 77 di Defensive Rating, costringe a 1-6 Shields con lui come primary defender, 121 di Offensive Rating e un +44 di Net che dice tutto.
È una dinamo di energia sui due lati del campo e ora ha preso grande fiducia anche in attacco, testimonianza ne è la confidenza con cui prende una tripla in transizione nel primo tempo per scavare il primo gap. A meno di una prova notevole di Hackett in gara 7, il mio personale MVP della serie, in caso di vittoria bianconera, è lui.
Hackett fisico e mentale
L’altro candidato MVP gioca una partita notevole, entra sotto pelle per l’ennesima volta a Napier, usando anche qualche trucchetto border line e domina sui due lati del campo. Il +48 di Net Rating è il miglior dato della squadra, in isolamento crea per sé e per gli altri sfruttando la porosa difesa milanese al ferro (3-3), in pick and roll da handler fa 2-2, qui anche su tiri meno agevoli e comanda il gioco. Il vecchio Hackett su un contatto come quello che ha avuto con Datome a 15 metri da canestro sarebbe uscito dal match, lui l’ha usato come benzina e ci ha lavorato sopra. Ora potrebbe chiudere un clamoroso cerchio in caso di vittoria in gara 7, perché lui, come Cordinier, è la vera (e unica) anima della Virtus in questa serie, stante l’assenza di Teodosic e parzialmente di Shengelia dalla scena.