Andrea Mezzanotte, ala della Happy Casa Brindisi, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Backdoor Podcast nella quale ha parlato di questo inizio di stagione, delle sue prime partite a Brindisi dopo 4 anni a Trento e dei suoi obiettivi per il futuro.
– Dopo molti anni trascorsi a Trento hai cambiato squadra: come è stato questo cambiamento sia per quanto riguarda le situazioni in campo quindi, ad esempio, le differenze tra Vitucci e Molin, sia per quanto riguarda le attività extra campo che caratterizzano la tua quotidianità?
Parlando delle differenze tra i due coach Vitucci è uno che lascia più liberi i propri giocatori dandogli fiducia e, per come stiamo giocando ora, puntiamo molto sul contropiede, quindi dopo una buona difesa spingiamo sempre molto per riuscire a fare parziali sfruttando la nostra energia, in particolar modo in casa perchè abbiamo un palazzetto bello caldo che anche nei momenti di difficoltà ci aiuta tanto.
Per quanto riguarda invece le situazioni extra campo la città è molto diversa da Trento, qui vivono molto più di basket ed è molto più seguito come si può proprio notare dal palazzetto che è sempre pieno e questo a noi giocatori fa sempre piacere ed è molto stimolante.
– Quando sei arrivato in questa nuova squadra chi, dei nuovi compagni e dello staff, ti ha maggiormente guidato e aiutato ad ambientarti? E in cosa hai maggiormente faticato in questo processo di ambientamento?
Di per sè l’ambientamento è stato molto facile anche perchè qua a Brindisi, ed in generale al Sud, sono molto più aperti quindi anche chi non faceva parte della squadra era molto accogliente.
Con i compagni di squadra ci troviamo tutti molto bene e c’è un buon affiatamento tra italiani e americani quindi non è stato per nulla difficile, ovviamente venivo da 4 anni a Trento quindi è stato un cambiamento importante, ma sono molto contento.
– In queste partite il tuo minutaggio e il tuo spazio in campo sta aumentando, questo per te è uno stimolo per poter crescere e migliorare ancora? Quali sono, secondo te, le tue qualità? E in cosa devi, invece, migliorare?
Ovviamente ogni giorno mi alleno per migliorare sia dal punto di vista personale che nel contesto della squadra.
Penso che ci siano tutti i presupposti per fare bene quest’anno, per ora abbiamo avuto un po’ di sfortuna, unita anche ad un po’ di demerito nostro, nelle due partite di campionato e in quella di Coppa dove abbiamo perso per pochissimi punti, se no saremmo potuti essere anche più in alto in campionato.
Allo stesso modo in Europe Cup però nel basket, come è stato contro Brescia, si può vincere o perdere di un nulla o con un solo errore.
Ovviamente c’è ancora tanto in cui io stesso devo ancora migliorare e lavoro ogni giorno per questo come, ad esempio, dal punto di vista difensivo e di presenza a rimbalzo che penso possa giovare per il mio gioco.