La rubrica “One to one” sarà l’angolo delle interviste agli addetti ai lavori vicini alle squadre, per parlare maggiormente di attualità e analizzare squadre e giocatori con chi li vede e vive la realtà in prima persona.
Oggi partiamo dagli Oklahoma City Thunder che stanno vivendo una stagione particolare e per certi versi unica.
Con Andrew Schlecht di Down to Dunk e OKC Dream Team, ovvero una delle voci più attendibili e insider della squadra, analizziamo l’arrivo di Paul George e Carmelo Anthony, la stagione di Westbrook e le prospettive per i playoffs.
BD: Come valuti la stagione sin qui dei Thunder?
AS: È sicuramente un processo. Nel momento in cui hanno trovato la quadratura del cerchio purtroppo si è infortunato Roberson e ora devono ritrovare alchimie e ruoli. Sono in una situazione molto migliore rispetto a inizio stagione per settarsi e credevo sin dall’inizio che avrebbero giocato meglio a marzo e aprile rispetto a febbraio.
BD: A inizio stagione la difesa è stata la chiave, ma nell’ultimo periodo sembra essere diventato un problema.
AS: Quando perdi un candidato a difensore dell’anno come Roberson è fisiologico che la qualità difensiva scenda. Lui permetteva a Paul George e Steven Adams di splendere ancora di più forzando grandi attaccanti a trovare spazi in zone non confortevoli del campo. Ora quel ruolo dovrebbe essere coperto da Abrines, Ferguson e Huestis, ma tutti loro viaggiano a momenti e non hanno la consistenza che aveva Andre.
BD: Quanto l’infortunio di Roberson condizionerà la corsa ai playoffs e la postseason?
AS: Un pò. I Thunder non sanno ancora quali sia il loro miglior quintetto. Hanno opzioni con Jerami Grant, Alex Abrines e Josh Huestis, ma nessuno ha ancora fatto quel passo in avanti difensivo per essere il degno sostituto.
BD: Westbrook sta avendo un’altra stagione da MVP, ma questa volta ha due stelle offensive al suo fianco e questo rende il tutto ancora più incredibile.
AS: Westbrook aveva già giocato con un All Star come Kevin Durant in passato. L’unica differenza è che Paul George è chiaramente il numero due e per Russell è una sicurezza che gli fa bene. È in grado di attaccare e settare il ritmo del gioco con PG che può segnare spot up, difendere e creare quando è necessario. Questa coppia ha una chimica incredibile, quasi perfetta.
BD: Un altro giocatore che sta ancora migliorando notevolmente è Steven Adams, che con la sua difesa e i suoi rimbalzi è cruciale, oltre a un semi gancio affidabile e la capacità di finire nel pitturato.
AS: Partirei dal fatto che Steven ha solo 24 anni e sta diventando sempre più convinto delle sue abilità come finisher, oltre ovviamente ad essere inarrestabile a rimbalzo d’attacco. Sta ancora avvicinandosi al massimo delle sua potenzialità e questo è impressionante se lo pensiamo tra qualche anno.
BD: Cosa ne pensi del futuro di Paul George? Sembra essere legato ai Thunder, ma la sua free agency sarà la chiave per il futuro.
AS: È molto difficile dirlo a questo punto della stagione. L’unica cosa che posso dirti è che è molto felice a OKC e ama giocare con Russ e Melo. Questo può bastare a trattenerlo quando sarà Free Agent? Difficile saperlo, ma sicuramente i Thunder al momento hanno la mano migliore.
BD: La squadra sta lasciando per strada partite contro squadre di minor livello, ma sta rendendo molto contro le contender. Pensi sia una questione di motivazioni?
AS: Penso sia più una questione di presunzione che di motivazioni. Questa è una squadra guidata dalle stelle e quando loro non sono performanti, non vincono. È semplicemente questo.
BD: I Thunder possono avere una legittima possibilità di battere i Warriors in una serie di playoffs?
AS: Al momento darei loro il 10% di possibilità di vincere una serie contro Golden State. Non è impossibile ma è altamente improbabile e c’è bisogno di qualche agente esterno perchè questo succeda.
Di certo hanno dimostrato di poter stare al loro livello e di metterli in difficoltà, ma i playoffs sono un animale diverso rispetto alla regular season e credo che vedremo dei Warriors ben diversi rispetto ai due incontri giocati sino a qui.