Dopo aver analizzato diverse squadre di LBA è arrivato il turno della Dolomiti Energia Trento che dopo una partenza a razzo ha tirato un pò il freno. Trento ha aperto un nuovo ciclo dopo l’era Molin con l’arrivo di Paolo Galbiati. Nell’estate ha dovuto salutare Flaccadori e Spagnolo e rifare il reparto stranieri con l’unica conferma di Grazulis. Un campionato che li vede in piena corsa playoff dove ci sono stati per tutta la stagione. Un EuroCup soddisfacente nonostante l’eliminazione, in quanto a parte l’andata con Cluj sono stati in grado di giocarsela con tutti nonostante un altissimo livello. E la qualificazione alle Final Eight da 5 forza che sfortunatamente ha trovato Milano. Proveremo ad analizzare statisticamente la situazione con le nostre analytics forniteci da Synergy, per poi dare dei voti ai vari giocatori con un pagellone riassuntivo.
Cosa ha funzionato
Dopo anni dove era la difesa l’arma principale dell’Aquila Basket Trento, quest’anno il DS Rudy Gaddo ha deciso di cambiare filosofia andando in contro a un basket maggiormente improntato sull’attacco. L’idea è quella di alzare in numero di possessi 85.5 possessi per partita.Togliere il tiro dalla media (se non per determinati giocatori come Biligha e Baldwin su tutti), solo il 9% dei tiri arriva dal mid, cercare le triple dall’angolo soprattutto e cercare spesso la soluzione in alley-up.
Sicuramente l’attacco bianconero ha funzionato con 80 punti di media, 18 assist e 0.935 punti per possesso oltre a molti rimbalzi offensivi. La transizione trentina è stata fondamentale in questa prima parte di stagione portando 1.127 PPP. Tutto questo è possibile grazie allo ottimo spacing della squadra allenata da coach Paolo Galbiati. Importantissima la voce dei tiri da situazione di Spot Up considerando le ottime capacità di creazione degli handler trentini. Nell’ottimo momento tra settembre e fine dicembre Trento tirava benissimo da questa situazione.
Cosa non ha funzionato
Trento è una squadra che spinge sempre sull’acceleratore e questo porta sicuramente ad un numero più alto di palle perse. Se i bianconeri si trovano ai piani alti della classifica degli assist, si trova in coda per quanto riguarda le palle perse. Quando Trento è riuscita a controllare le palle perso molto spesso ha vinto. Gli infortuni hanno debilitato e non poco l’Aquila che ha quasi sempre avuto fuori almeno un giocatore restringendo spesso le rotazioni e con la doppia competizione ed il modo di giocare di Trento ha stancato parecchio diversi giocatori.
Sicuramente non ha funzionato la difesa in uno contro uno e nell’ultimo periodo la difesa sul pick and roll. Trento non è assolutamente una squadra che fa della difesa il suo marchio di fabbrica però per correre ha bisogno di fare palle recuperate o catturare i rimbalzi per poi correre. Sulla difesa in uno contro uno le difficoltà sono confermate dalla voce della difesa in isolamento, dove i bianconeri subiscono 0.956 PPP. In difesa sul pick and roll Trento fa hedge nella maggior parte delle situazioni e in questo inizio di 2024 non ha portato i frutti che aveva portato nei primi mesi di stagione. Spesso dall’hedge non sono riusciti a spezzare il gioco avversario, ma al contrario, subendo molto la circolazione di palla da cui sono nati tiri aperti da 3 o penetrazioni al ferro.
Tornando all’attacco Trento se non muove la palla fa molta fatica, infatti, l’isolamento bianconero porta solo 0.686 PPP. Fa fatica anche ad attaccare la switching defense se non viene mossa la palla ma attaccata staticamente.
Pagellone
Ellis 7: In pochi si aspettavano che fosse già così pronto per il salto di categoria, ma il talento classe 2003 britannico è partito a bomba. Ha segnato canestri molto pesanti come quelli in EuroCup contro Lietkabelis e Aris. Un’ottimo rapporto assist palle perse che si avvicina a 2 e più di 7 punti di media che in EuroCup diventano 9.3.
Stephens 5: Il suo ruolo all’interno della squadra era quello di difendere e fare da collante per la squadra. Tira abbastanza male da 3 punti e questo porta la difesa avversaria a battezzarlo chiudendo gli spazi. Trento lo taglia il 6 febbraio per l’infortunio di Ellis e per preservare il 5+5.
Hubb 6.5: Un assistman con i fiocchi. A Trento ha dimostrato di avere una visione di gioco fuori dal comune che gli permette di smistare quasi 5 assist a partita. In questa stagione ha dimostrato quanto è fondamentale per il flow offensivo dell’Aquila. Dopo l’infortunio non è riuscito a incidere come faceva prima del problema al polpaccio, accusato contro il Lietkabelis. L’unica nota negativa sono le percentuali dal campo, infatti, ha tirato con meno del 30% da 3 e il 35% da 2.
Alviti 6: Se in attacco fa il più classico dei tiratori in difesa soffre molto. L’ex Olimpia Milano produce 1.136 PPP tirando con una percentuale effettiva del 63.7 (la più alta dopo Grazulis). Sicuramente ha pagato i due anni di Milano dove non aveva toccato con continuità il campo quindi ci si aspetta sicuramente che migliori. Molto importanti le sue prestazioni come quella contro Brindisi, Varese e Pistoia. Deve assolutamente salire di rendimento in difesa.
Niang 7: Con i diversi infortuni ha avuto la possibilità di toccare più volte il campo sia in LBA che in EuroCup. Il talento classe 2004 ha dimostrato di avere tantissimo potenziale essendo un super atleta. Quando chiamato in causa ha quasi sempre risposto presente catturando rimbalzi offensivi e facendo giocate di energia. 10 punti e 7 rimbalzi in 16 minuti contro Ulm.
Conti 6: Nella prima parte non tocca il campo con continuità giocando poco e in poche occasioni. Dopo l’infortunio di Ellis ha trovato il campo con continuità portando difesa e energia.
Forray 7: Si parla sempre di garra quando viene nominato il capitando bianconero. Importantissimo il cuore che mette ad ogni occasione portando come sempre difesa e tiro da 3 punti, 5.7 PPG. Rispetto alle scorse stagioni il floater lo sta un pò tradendo.
Cooke JR 6: Rimb-finisching è la sua corretta definizione. Il suo fisico lo fa valere mettendo sempre una grande energia a rimbalzo e in difesa. Purtoppo non ha delle mani molto educate e lo dimostra sbagliando molti appoggi.
Udom 6: Parte benissimo soprattutto al tiro da 3. Nella seconda parte di stagione perde un pò la fiducia ma il lavoro sporco lo fa sempre difendendo forte e comunicando nella parte difensiva.
Biligha 6: Se in attacco ha dimostrato quello che ci si aspettava, stupendo anche sul tiro da 3 punti, in difesa ci si aspettava sicuramente molto di più. Le attenuanti ci sono, gli anni di scarso utilizzo a Milano e la doppia competizione. Però spesso viene battuto con facilità in uno contro uno dai piccoli e nell’ultimo periodo ha faticato anche a rimbalzo.
Grazulis 8: Il mondiale non è stato un momento di grazia, conferma le performance anche in campionato e in EuroCup. Infallibile da 3 punti e i suoi ganci sono mortiferi. Solo qualche partita probabilmente per stanchezza ha visto lo stretch four lettone faticare, sbagliando qualche appoggio di troppo. Questa stagione sommata al mondiale permetterà molto probabilmente a Grazulis un contratto in Euroleague.
Mooney 6.5: Firma con Trento l’1 febbraio e gioca 3 partite mostrando la sua grande capacità al tiro da 3 e le sue doti difensive. Con Milano alle Final Eight fatica come tutta la squadra.
Baldwin 7: Pura classe offensiva per il play ex Celtics Maine. La sua rapidità in ball handling e la sua velocità di fare il palleggio arresto e tiro lo rendono un rebus molto complicato per gli avversari. 14 punti a partita, 4 assist e 54% di percentuale effettiva per il mancino di Trento. Con l’assenza di Hubb ha faticato ad essere il solo handler in campo, ma con la doppia combo-guard è inarrestabile.