A quasi otto mesi di distanza dall’accaduto, sembrano esserci dei segnali di svolta nella vicenda Konstantinos Mitoglou. Il 29 Marzo l’Olimpia Milano, infatti, aveva annunciato la positività del giocatore e la sua consequenziale esclusione dal roster. Ieri, dopo mesi in cui la situazione è passata al lato oscuro e nascosto delle cronache, sono giunte nuove dalla Grecia che potrebbero rappresentare una novità importante. Ma partiamo da un brevissimo riassunto.
Il 4 Marzo Mitoglou risulta positivo ad un test antidoping somministratogli dopo la gara di Eurolega contro il Panathinaikos. Il greco, che era appena rientrato da un infortunio al piede, viene quindi escluso per il resto della stagione da tutte le attività cestistiche. Da questo momento in poi, il nulla assoluto. Una condanna non è mai arrivata, così come un chiaro processo. Un mese fa, le parole dell’avvocato di Mitoglou: “É passato molto tempo, non parlerei di processo. C’è stato il cosiddetto pre-processo, ovvero la fase preliminare. Ma non lo definirei processo”. Una tempistica che ha dell’assurdo: seppur in torto, ogni giocatore e uomo dovrebbe avere diritto ad un processo che, in tempi legittimi, gli renda noto il suo destino.
Ieri la svolta: secondo i siti news247gr. e sport24gr. un medico è stato arrestato in Grecia con l’accusa di aver somministrato sostanze dopanti ad atleti. Più nello specifico, nella giornata di martedì la Finanza locale ha arrestato un medico. Le accuse? Somministrazione di sostanze dopanti e altri trattamenti proibiti ad atleti, e evasione fiscale. Il tutto a partire dal 2020. Secondo le indagini, i trattamenti erano legati al recupero da infortuni, miglioramento delle prestazioni sportive, irrobustimento del sistema immunitario, dimagrimento e diminuzione dell’affaticamento.
Le notizie chiave, ancora più di questa, sono due. La prima è che queste sostanze illecite venivano somministrate con un falso bollo di autenticità dell’ente farmaceutico nazionale. Molto probabilmente con l’intento di ingannare i clienti, viene automatico pensare. La seconda è che tra le vittime del medico ci sarebbe stato un cliente “illustre”, noto giocatore di basket greco.
Ulteriori dettagli si sono aggiunti alla vicenda questa mattina, che hanno fugato ogni dubbio. Secondo Tanea.gr, il noto giocatore è Dinos Mitoglou. Il sito greco riporta come Mitoglou abbia intrapreso un’azione legale nei confronti del medico, aiutato dalle denunce da parte di altri colleghi. La rivelazione arriva direttamente da fonti della polizia. Sempre secondo il sito il procedimento dovrebbe verificarsi a novembre, ma di questo ancora non c’è certezza. Tuttavia, l’arresto del dottore dovrebbe “sbrogliare un groviglio” di un caso molto importante.
Se arrivassero le conferme di queste notizie, siamo arrivati ad un vero e proprio punto di svolta della vicenda Mitoglou. Fino a pochi giorni fa, si credeva che la carriera del giocatore fosse sostanzialmente finita, a causa della sostanza utilizzata e della colpevolezza accertata. Tuttavia, dovesse essere dimostrata la sua innocenza, la situazione cambierebbe di colpo. Tutto a un tratto, non sembra più così irrealizzabile la visione di un Mitoglou nuovamente in campo nei più importanti parquet europei. Di mezzo, un processo con data indefinita e delle lungaggini che potrebbero protrarsi ancora per molto tempo.