Oggi è una giornata speciale per il basket italiano e Danilo Gallinari. Uno dei giocatori italiani più forti dell’ultimo decennio compie 36 anni. Un’età in cui molti suoi colleghi riflettono sul futuro: proseguire l’attività agonistica, magari abbassando il livello di competitività, o ritirarsi? Bene, Danilo non ha intenzione di porsi questa domanda. Il suo futuro lo ha ben chiaro nella sua mente, ma non sempre ciò che desideriamo poi si avvera.
E chissà che, mentre soffierà sulle candeline, non esprima quel desiderio sperando si possa realizzare. Un desiderio che è noto a tutti e si chiama NBA. Già un mese e mezzo fa, quando la nazionale italiana stava preparando l’appuntamento del Pre Olimpico, Danilo Gallinari aveva già manifestato le sue volontà:
“La priorità è la NBA, l’anno prossimo sarò lì. Quando si muoverà il mercato? Nella mia situazione di solito verso fine luglio“, disse Gallinari a La Gazzetta dello Sport, escludendo di fatto un suo ritorno a Milano per chiudere la carriera.
Nonostante un buon Pre Olimpico, che lo ha visto inserito nel primo quintetto della manifestazione, Gallinari è ancora free agent. Siamo ormai giunti alla prima decade di agosto e, visto come si stanno incastrando le varie trattative, non è così scontato possa trovare un’offerta, anche al minimo salariale, dalla NBA.
Se, al termine dei Giochi Olimpici, ancora nulla si dovesse muovere sul fronte americano, ecco che Danilo dovrà trovare potenziali alternative in Europa. Alternative che portano il nome di Olimpia Milano. Lo stesso Gallinari non ha mai negato di voler tornare a “casa sua”, come definisce l’Olimpia, prima di chiudere la carriera agonistica.
Milano che, nel frattempo, ha praticamente chiuso il roster nel front court, ma per Gallinari uno strappo alla regola coach Ettore Messina e, soprattutto, il Signor Armani, lo farebbero molto volentieri. Proviamo a impostare un ragionamento puramente tecnico-tattico: Danilo Gallinari potrebbe ricoprire il ruolo di ala forte e di centro. Considerato che non dispone più della mobilità di 10 anni fa, sarebbe molto più propenso a giocare vicino a canestro, come visto anche con la nazionale stessa. E avere un trio di lunghi come Nebo, McCormack e Gallinari a fare da chioccia, non sarebbe una brutta soluzione guardando a EuroLeague.
Staremo a vedere come si evolverà la vicenda. Certo, più il tempo passa e meno possibilità ci sono di trovare un contratto garantito per un’altra stagione in NBA.