I tifosi dei Knicks non hanno tantissimi privilegi a livello di gioco in stagione, se non quello di giocare nella Mecca del basket e di veder passare come in una sfilata tutte le migliori squadre della NBA.
Nella prima giornata di attività da parte di Leon Rose in una presentazione stranamente passata sotto coperta all’ombra dei grattacieli newyorchesi, Backdoor è al Madison Square Garden per il match e nel prepartita ci godiamo qualche rilassata evoluzione di James Harden.
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La partita inizia e i Rockets sono in una bolla con RJ Barrett che domina con 17 punti nel solo primo tempo, dopo che alla contesa iniziale, come manifesto della small ball, era saltato James Harden con Taj Gibson.
I Knicks sembrano inarrestabili e volano anche sopra i 20 punti di vantaggio in una beneficiata francamente inaspettata.
I Rockets si svegliano poi dal torpore e qualche giocata d’intensità di Tucker li rimettono in carreggiata prima che nell’intervallo arrivi una delle più conosciute attrazioni dell’halfitme NBA: Red Panda.
Nella seconda parte di match però Covington, Westbrook e Harden si rimettono al lavoro e cominciano a limare il gap. Harden segna triple a ripetizione, Covington lo segue e Russell Westbrook mette il punto esclamativo quando a un minuto e mezzo dalla fine schiaccia a difesa schierata con annesso urlo belluino e il compagno Harden con le mani nei capelli dallo stupore. Sembra tutto apparecchiato per la chiusura della rimonta Rockets.
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Ma non c’è nulla da fare contro l’RJ Barrett di questa sera perché nell’azione decisiva penetra con la sua prediletta mano sinistra e avvicinandosi al ferro spazza via uno dei giocatori più duri di tutta la NBA come PJ Tucker, appoggia al vetro e regala il nuovo vantaggio pieno ai suoi.
Westbrook avrebbe anche la possibilità di pareggiare sull’ultimo tiro che esce tutto sommato bene, ma due rimbalzi sul ferro lo beffano e i Knicks festeggiano.