Il Basket e la “Metamorfosi” kafkiana (di Werther Pedrazzi)

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metamorfosi

Anche il basket adesso ha il suo romanzo simile, per ambiguità e senso di spaesamento, al celebre racconto di Franz Kafka, nel quale un uomo al risveglio si ritrova trasformato in uno scarafaggio.
Tutto nell’arco di un mattino. Tutto in una conferenza stampa. Inedita. Mai vista prima.
Tertium non datur”. Ovvero: non esiste una via di mezzo.
O siamo di fronte alla totale perdita del comune senso del pudore, oppure quello cui abbiamo assistito è qualcosa di semplicemente geniale. Abbiamo lasciato che passasse un giorno, e ancora non sapremmo dire.
Protagonisti: un presidente e il suo allenatore, prima perso, poi ritrovato.
E una canzone…
Ed è subito il grande dubbio: banalità o genialità? Nemmeno questo non siamo ancora in grado di capire. Novità, questo è sicuro, ché mai avevamo assistito ad una conferenza stampa introdotta da una canzone. Il metodo non ci è nemmeno dispiaciuto. Il concetto… e la coerenza al tema… Beh, quello è un altro discorso. A partire dal titolo (della canzone): “Ti ricordi perché” di Biagio Antonacci.
Pur consapevoli che l’esercizio della logica non vada più molto, o per niente, di moda, cerchiamo ugualmente di ascoltarne attentamente le parole, cercando di cogliere anche la sintassi…

Da qui cominciano i ricordi
E tu vai via senza saperlo
Ti viene fuori un “Ciao” che sembra quasi dire
“So già che starò male”
Da qui cominciano i ricordi…
Se devi andare vai
Fai prima che puoi
No non ti voltare
Da qui fotografo ricordi…
O ti ricordi perché?
… Ho un’immagine di te
Opaca senza tempo
Come una fotografia
Da qui cominciano i ricordi…?


È l’emozione di due che si sono appena lasciati!!!

 

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