Il Pianeta Terra sta inviando a tutti un messaggio.
Vi siete addormentati in un mondo, e vi siete svegliati in un altro.
Improvvisamente Disney è fuori dalla magia,
Parigi non è più romantica,
New York non si alza più in piedi,
la muraglia cinese non è più una fortezza,
e la Mecca è vuota.
Abbracci e baci diventano improvvisamente armi,
mentre, non visitare genitori e amici diventa un atto d’amore.
Improvvisamente vi renderete conto che
il potere, la bellezza e il denaro non hanno più lo stesso valore
e non riescono a comprarvi l’ossigeno per cui state combattendo.
Il mondo continua la sua vita ed è bellissimo.
Mette solo gli esseri umani in gabbie.
Il messaggio del Pianeta Terra è assai crudo:
Non sei necessario.
L’aria, la terra, l’acqua e il cielo senza di te stanno bene.
Quando tornerete, ricordatevi che siete miei ospiti.
Non i miei padroni.
In pochi, purtroppo, lo capiranno, cogliendone il senso più profondo.
Quello che sopra abbiamo riportato, colpevolmente non ricordandone la fonte a cui attribuirne il merito, a ben vedere non è altro che la conversione attuale del concetto fondamentale contenuto nella famosissima lettere che, nel 1854, il Capo Seattle della “Tribù dell’Acqua Sacra”, inviò a Franklin Pierce, 14esimo Presidente degli Stati Uniti…
“La Terra non appartiene all’uomo, ma è l’uomo che appartiene alla Terra… Non capirlo sarà la fine della vita vera e l’inizio della sopravvivenza…”.
Capire forse, il concetto generale di un orizzonte che ognuno può cercare legittimamente di ampliare, a patto di non entrare in conflitto con l’orizzonte generale… Senza starvi a “smarronare” con le tematiche filosofiche dell’IO e del NOI… Capire il concetto, si può fare, forse, e poi attuarlo, appare oggi assai più complicato…