Vigilia di Olympiacos-Fenerbahce, finalina della Final 4 di Berlino 2024, significa giocatori e staff dell’Olympiacos a disposizione della stampa sul parquet della Uber Arena. In esclusiva ai microfoni di Backdoor, ecco le sensazioni di Ignas Brazdeikis e Luke Sikma tra la frustrante sconfitta in semifinale col Real Madrid e un 3° posto da conquistare a scapito dei turchi.
IGNAS BRAZDEIKIS
Prima esperienza della tua carriera in Final 4. Come ci si sente, dopo una sconfitta col Real e con la prospettiva di raggiungere il 3° posto?
Durissima da digerire, perché abbiamo approcciato il fine settimana con grandi aspettative. Avremmo voluto arrivare sino in fondo e vincere, e non esserci riusciti rende tutto più amaro. Oggi è complicato allenarsi con le stesse motivazioni di sempre, ma abbiamo l’opportunità di chiudere la settimana con una vittoria.
Ti era mai capitato di giocare una partita con la polizia attaccata alla vostra panchina?
La definirei interessante, poi i cani continuavano ad abbaiare… Veniva davvero da chiedere “Ma non li avete addestrati?”, è stato tutto molto inaspettato. Ma ci possiamo fare poco, noi giocatori…
E ora, quali sono le vostre prospettive per il finale di stagione?
Col Fener vogliamo vincere, poi a livello personale potrò contribuire solo col supporto dalla prima fila (Brazdeikis non è incluso nelle liste per il campionato greco, ndr).
Una curiosità per finire: i colleghi di BasketNews ti hanno intervistato in lituano ma hai risposto a tutte le domande in inglese. Come mai?
Al momento sono più a mio agio con l’inglese, soprattutto in momenti dove devo rispondere a tanti giornalisti diversi in poco tempo. So che sembra strano, perché sia capisco sia sono in grado di parlare lituano, ma è solo questione di sentirsi a proprio agio nel parlare.
LUKE SIKMA
Nelle veci da “padrone di casa” a Berlino (6 stagioni all’ALBA, ndr), avevi messo in conto di avvisare che ci potesse essere l’arrivo della polizia alle spalle della panchina dell’Olympiacos a gara in corso?
Mi è capitato già di giocare in ambienti infuocati ma sì, direi che quello di ieri è stato poco “tedesco”. Non penso che fosse niente di eccezionalmente pericoloso, perché se hanno deciso di entrare era perché volevano prevenire la creazione del rischio stesso. Non è dipeso da noi, e non siamo stati neanche dietro a pensarci a lungo.
Come si vive il giorno dopo una sconfitta in semifinale e il giorno prima di una finale per il 3° posto? Una miscela strana di sensazioni?
Alla fine sapevamo che ci sarebbe stato solo un vincitore in questa Final 4, e ieri non è stata la nostra serata migliore. Questa è stata comunque una grandissima esperienza, qualcosa che mi porterò dentro per il resto della mia vita.