Brescia è sempre più capolista solitaria in questo campionato che, senza la coppa europea, la vede sempre più protagonista. Si parla poco della Leonessa, ma la squadra di Magro sta macinando vittorie e anche bottini davvero imponenti facendo paura più o meno a tutti. Si pensava che una squadra lunga senza competizioni europee potesse essere un problema e invece Marco De Benedetto, durante l’ultima puntata di Backdoor Call, ha spiegato il perché di questa situazione e la gestione di squadra e società.
Guardando con semplicità si potrebbe dire: “Non c’è una coppa, quindi la squadra va alla grande.”, ma vi assicuro che fare settimane in cui non giochi e devi preparare una partita in cui sai che sei portato obbligatoriamente a fare il risultato sempre e comunque non è facile, quindi il segreto è lo spessore dello staff e dei giocatori che sono stati scelti in questi ultimi due o tre anni prima come persone e poi come giocatori. Questa cosa paga perché c’è una qualità di lavoro diffusa che coinvolge tutti i giocatori di un roster. Ricordo con piacere perché sono quasi divertito dalla cosa: non più di tre mesi fa chiunque riteneva il roster troppo lungo per una competizione sola. Io mi ricordo che dicevo: “Sì sono tanti, ma ricordatevi che se c’è una cosa che piace ad Alessandro ed è un po’ una sua cifra, è quella di avere tanti giocatori”. Il platoon system è una cosa che ad Alessandro piace, che la vive ed è la sua idea di basket. L’ha sempre voluto avere e, in realtà, la prima versione di Brescia di questo progetto due anni fa era già una squadra lunga, ovviamente a un altro livello perché dovendo costruire tutto da capo non si poteva pensare di essere a livello a cui si è ora, ma era già una squadra con dieci giocatori veri. Ovviamente abbiamo avuto la fortuna di riuscire ad aggiungere sempre un pezzettino e in questo momento la squadra si trova posizionata nella maniera migliore per competere, poi essere in alto al primo posto è una cosa bellissima, bisogna goderne ed essere abbastanza contenti di questa cosa perché capita poche volte nel percorso professionale.
Faccio una domanda e rigiro la questione avendo parlato del singolo impegno settimanale. A posteriori che è sempre facile, ma può essere quasi un peccato non aver fatto l’Euro Cup visti i risultati e vista l’efficienza di questa squadra in singola competizione?
Io ci penso sempre e la risposta è difficile averla, ovviamente io sono un amante del palcoscenico europeo e internazionale, capisco anche la volontà della proprietà di Brescia di dire no, ci concentriamo sul campionato e ci riconquisteremo nel caso la Coppa con le nostre mani. Quindi in realtà sì ci si pensa, però se da una parte si pensa a come sarebbe stato con la Coppa, dall’altra si pensa a riuscire a fare delle settimane che per un gruppo come questo di giocatori possano essere stimolanti e su questo Ale con il suo staff è bravissimo, ve lo assicuro, perché riesce a trovare sempre una proposta tecnica interessante per stimolare i giocatori nella preparazione della prossima partita.