Partita molto fisica e combattuta, giocata ad alti ritmi e interpretata in maniera differente dalle due squadre. Trento arrivava a Brescia dopo una settimana piuttosto impegnativa viste anche le energie spese in EuroCup, i padroni di casa erano al completo ma diversi giocatori non erano al meglio (Burnell e Massinburg) e in una gara così fisica “la loro mancanza” si è sentita. Andiamo a scoprire come Trento è riuscita a battere Brescia da un punto di vista tattico e facendoci aiutare dalle statistiche avanzate di Synergy.
A Trento si corre
Fin dai primi minuti di gioco Trento ha messo subito le cose in chiaro: il piano partita prevede di correre e alzare i ritmi. Nonostante il classico tour de force di una squadra che fa coppe ci sono riusciti piuttosto bene con ottime transizioni e tiri presi nei primi secondi dell’azione. La conseguenza di questo correre è che spesso ha permesso alla squadra di Galbiati di attaccare a difesa non ancora schierata. A fine partita in situazioni di transizione Trento ha tirato con un ottimo 1.133 PPP (fonte Synergy).
Brescia rimonta con buone esecuzioni
Dopo lo shock iniziale Brescia non si è disunita ed ha cercato di attaccare con pazienza creando e realizzando dal P&R con buone letture di Christon e Della Valle e con i tagli e i movimenti senza palla di Petrucelli. La seconda metà del primo quarto è stato l’unico momento in cui Brescia ha messo la testa avanti grazie anche ad alcuni aggiustamenti difensivi che hanno rallentato il gioco di Trento che in quel frangente è sembrata accusare anche un po’ di stanchezza. Purtroppo per la Germani anche quando sono arrivate delle buone difese non sempre sono riusciti poi a convertire con un canestro in transizione, forse per la troppa foga ma anche per alcuni fischi arbitrali su blocchi in movimento nei drag.
Le percentuali e la circolazione della palla di Trento
La forza di Trento è stata la rapidità nelle esecuzioni unita ad un ottima circolazione di palla. Questa squadra è stata costruita con tre handler creativi (Baldwin, Hubb e il gioiellino britannico Ellis) che insieme al veterano Forray sono il motore della squadra, in grado di far correre i compagni e di mettersi in proprio sfruttando il loro talento. A beneficiarne sono stati la batteria di tiratori dell’Aquila Basket: Grazulis, Alviti e Udom contro Brescia han dimostrato di essere dei veri cecchini. Trento ha tirato con un eccellente 50% da 3 punti, con ben 16 triple realizzate su 32 tentativi. La vittoria sta tutta qua, nelle percentuali e nelle ottime spaziature offensive.
Trento vs. Brescia ha tirato 16/32 dall'arco (50 3PT%). Alcune di queste triple son state di puro talento ma tante frutto di un'ottima circolazione di palla, spaziature perfette & ricerca dell'extra-pass.#LBASerieA pic.twitter.com/KxtIvSchZU
— Spel (@spel81) October 29, 2023
Brescia male nelle rotazioni difensive e scarso contributo dalla panchina
L’approccio difensivo di Brescia a questa partita è stato in alcuni frangenti un po soft, in particolare le rotazioni difensive non sono state precise e puntuali e contro una Trento così in palla concedere qualcosa da quel punto di vista è stato letale. Se Trento è riuscita a giocare in modo aggressivo, a volte al limite del regolamento, lo stesso non si può dire di Brescia che non ha saputo adeguarsi e forse ha pagato più del dovuto un metro arbitrale poco lineare nell’arco della gara.
Uno dei punti di forza della leonessa è certamente il roster lungo e profondo, la second unit però in questa occasione ha steccato realizzando solo 13 punti con un misero 30 FG% e 0.684 punti per possesso realizzati.
Brescia vuole la rimonta ma si scopre, Trento rimane lucida nel finale
Nei primi tre quarti della partita Brescia ha tentato solo 7 triple (mettendone 3). Troppo poche per poter impensierire una Trento che ha avuto il merito di non concedere tiri facili agli esterni lombardi e costringere Bilan a giocare pochi possessi in post, una delle situazioni che preferisce. Non tutto è girato male: qualche buona soluzione per la Germani nel P&R e nei tagli a canestro c’è stata.
Nice SLOB & great ball movement by coach Alessandro Magro in Brescia vs. Trento 🇮🇹 #LBASerieA pic.twitter.com/X17jE9MVVi
— Spel (@spel81) October 29, 2023
Nel finale con l’orologio che avanzava inesorabile Brescia ha cercato di pareggiare l’intensità e di affrettare le conclusioni ma con risultati insufficienti. La qualità dei tiri presi da Brescia non è stata eccelsa proprio per la foga e l’urgenza della rimonta ma anche per merito di una Trento che non ha perso lucidità e brillantezza dimostrando una grande maturità.