Happy Casa Brindisi: Nick Perkins, una montagna al centro dell’area

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In attacco

Il bagaglio offensivo di Nick Perkins è veramente vasto, e molto spesso difficile da contenere per i lunghi avversari. Sa giocare divinamente in post, dove possiede un numero di movimenti quasi illimitato, potendo contare su un perno molto solido. Abbinando questa capacità al fisico marmoreo sa trovare sempre soluzioni dal gioco spalle a canestro, e spesso e volentieri riesce a guadagnarsi tiri dalla lunetta, che però converte con il 62.5% in stagione.

Il numero 33 può contare anche su mani veramente morbide, che gli permettono di essere pericoloso da quasi ogni punto del campo. Se infatti può trovare facilmente il tabellone dal post, non è raro vederlo alzarsi dalla media, e mettere a segno punti. Questo tipo di giocata gliela vediamo fare spesso quando si trova ad attaccare dal lato destro del campo. Tirando con la mano sinistra infatti difficilmente cerca la virata verso il canestro su quel lato del campo, e preferisce tiri dalla media o in fadeaway. Questo è comunque una conclusione che prende con discreta fiducia, e lo vediamo realizzarla anche quando è lasciato solo in quella porzione di campo.

Il centro obbliga quindi i centri avversari a inseguirlo in giro per il parquet, non potendolo aspettare nel pitturato. Ciò risulta un’arma letale quando Perkins si trova a giocare contro centri poco mobili, visto il suo primo passo abbastanza rapido per un 113 chili. Big Nick non può essere lasciato solo neanche fuori dall’arco, visto che se battezzato non si esime dal prendere triple, in campionato è 6/14.

In difesa

Nick Perkins non è un grande stoppatore, ma questo si sapeva già prima del suo arrivo in Italia. Tuttavia la stazza gli permette di tenere molto bene il gioco in post avversario e di essere fastidioso in tutte le situazioni fisiche. Sa chiudere molto bene le penetrazioni dei piccoli, e riesce a tenerli discretamente.
La sua convivenza con Willis ancora una volta fa la differenza in questo frangente. Essendo due lunghi molto mobili sanno tenere entrambi discretamente i piccoli, e nel caso si facessero superare possono contare sulla chiusura del canestro da parte del compagno. Questa è una giocata molto frequente nella difesa brindisina.

Sa inoltre organizzare bene la difesa, e nel caso gli avversari abbiano forzato un cambio capisce come limitare i danni e lo si vede spesso riorganizzare la difesa in funzione del cambio insieme a James Bell. In generale comunque Perkins non è uno specialista difensivo, ma sa dire la sua anche nel proprio lato del campo, il tutto commettendo soltanto 2.1 falli di media a partita.

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Thomas Marzioni
D-Rose mi ha incantato da bambino, tanto che non capisco come siamo arrivati a Boylen. Tifoso Brindisi da quando ho incominciato a guardare il basket italiano, perché non mi piace troppo vincere la Coppa Italia.

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