LegaBasket: Udom è il working class hero dell’Happy Casa Brindisi

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Le caratteristiche tecniche

Detto del lato caratteriale del giocatore brindisino non resta che parlare del punto di vista tecnico. Udom non è un fuoriclasse, in nessun aspetto del gioco, questo è importante metterlo in chiaro. Ciò che è altrettanto importante evidenziare è però l’incredibile utilità dell’ex Mens Sana Siena. Nel corso della stagione la difesa dell’Happy Casa Brindisi ha iniziato a fare sempre più affidamento sulle doti di Udom, ed ora si può quasi considerare uno dei ministri della difesa brindisina. Uscendo dalla panchina il numero 22 regala minuti di riposo a Willis o Perkins, ossia i due difensori cardine del quintetto titolare. Il fatto che abbia acquistato questa importanza all’interno delle rotazioni difensive brindisine è fondamentale, poiché può garantire minuti d’intensità nella propria metà campo. Non a caso il secondo quintetto della squadra pugliese trova proprio nella difesa il suo punto forte, viste le limitate doti offensive degli interpreti.

Quando è stato chiamato a segnare ha dimostrato di poter mettere il suo mattoncino nella produzione offensiva brindisina. Quando sei in squadra con realizzatori del calibro di Harrison, Thompson, Perkins, Bostic e Willis è quasi fisiologico che il pallone passi soprattutto nelle loro mani. Udom è comunque un giocatore utile offensivamente, che si è calato bene negli schemi di Frank Vitucci e sa dare il suo contributo. Sa portare molto bene i blocchi, anche se non è un grande giocatore di pick n’roll. Tuttavia lo vediamo spesso giocare il pick n’pop, o sfruttare gli ottimi blocchi che riesce a piazzare per creare un corridoio aperto per il portatore di palla. Sa inoltre dire la sua a rimbalzo e si trova spesso a giocare contro i piccoli avversari, potendo sfruttare il proprio corpo.