Tra poche ore inizierà l’atto conclusivo della stagione del college basketball con la March Madness. 64 team in gara con lo stesso obiettivo, prima qualificarsi e poi vincere le Final Four di New Orleans.
Su BDP abbiamo organizzato una bracket challenge, questo è il link per partecipare.
Come sempre, è impresa proibitiva pronosticare l’esito delle 4 Region, ma questo non ci impedisce di fare alcune considerazioni, con la certezza che la March Madness regalerà emozioni e sorprese fin dal primo weekend.
Particolare attenzione per il West Region, sia per motivi nazionalistici che guardando al Draft NBA.
WEST REGION
Ovviamente partiamo da qui per la presenza di Paolo Banchero, pezzo chiave dell’ultima Duke targata coach K.
i remember being a ball boy at key arena for the 2015 ncaa tournament, now i’m playing in it😅 all comes full circle🤞🏽
— Paolo Banchero🇮🇹 (@Pp_doesit) March 15, 2022
Molto intrigante soprattutto per gli appassionati di Draft NBA il possibile rematch tra i Blue Devils e la Gonzaga del fenomeno Chet Holmgren.
Per entrambe le squadre però non sarà una passeggiata arrivare alle Elite Eight, vista la presenza di diversi ostacoli pericolosi lungo la strada.
Rimangono loro due le favorite, Duke grazie al suo quintetto di prospetti NBA, Gonzaga con il duo Holmgren-Timme che non ha pari a questo livello. Il primo probabilmente ha chiuso il discorso per la prima scelta assoluta con una Conference Season da 15.6 punti, 10.9 rimbalzi e 3.7 stoppate, tirando il 70% da due, il 50% da tre e l’80% ai liberi. Nonostante questi numeri da PlayStation, spesso l’aspetto che salta più agli occhi è l’intensità con cui tiene il campo…
Se c’è una coppia di big man in grado di pareggiare il rendimento dei due totem di Gonzaga, di sicuro è quella composta da Paolo Banchero e Mark Williams, dominatori nella ACC.
Sia coach K che Mark Few hanno qualche certezza in meno nel backcourt, con i Blue Devils che hanno talento in abbondanza ma poca esperienza se escludiamo il tuttofare Wendell Moore jr, mentre i Bulldogs si affidano alla solidità di Andrew Nembhard, bravo ad innescare i compagni. Gonzaga ha complessivamente un roster più lungo, con diversi atleti in grado di dare una mano.
LE ALTRE: Nonostante l’addio di coach Beard, Texas Tech è rimasta una squadra che fonda le proprie fortune sulla difesa, la migliore d’America con appena 85.3 punti subiti ogni 100 possessi, oltre uno in meno della seconda. L’ateneo con cui Moretti ha raggiunto la Final Four in regular season ha sconfitto team del calibro di Kansas, Baylor e Tennessee. Quando l’ala Bryson Williams e l’esterno Terrence Shannon sono in giornata, i Red Raiders se la giocano con chiunque.
Un’altra squadra difficile da affrontare è Arkansas, con coach Musselman che ha riproposto la collaudata formula Transfers di talento pescati nel sottobosco NCAA+giocatori reclutati perché perfetti per il suo sistema. JD Notae è l’anima del gruppo sui due lati del campo.
Chiudiamo con Alabama, team poco continuo, ma capace di prestazioni sorprendenti. Basti pensare che è una delle 3 squadre che ha sconfitto Gonzaga…Jahvon Quinerly è l’uomo chiave, i Crimson Tide hanno vinto 12 delle 15 partite in cui ha realizzato almeno 6 canestri dal campo.