È notizia dello scorso weekend: David Blatt ha terminato la sua avventura all’Olympiacos Pireo, dopo poco più di una stagione. Una rescissione consensuale, secondo il comunicato ufficiale del club greco, ma praticamente un esonero, se si ascoltano le parole di chi era vicino al tecnico nell’ultimo periodo. Un addio maturato solamente pochi giorni dopo il brutto esordio in Eurolega, con il pesante ko sul campo del Villeurbanne.
Η ΚΑΕ Ολυμπιακός ανακοινώνει την από κοινού λύση της συνεργασίας της με τον Ντέιβιντ Μπλατ. Thank you coach for everything you have offered to the team 🙏🙏🙏https://t.co/jksL3zx72i
— Olympiacos B.C. (@olympiacosbc) October 6, 2019
Proprio la massima competizione continentale è l’unico vero obiettivo della formazione greca per quest’anno, vista la partecipazione al campionato nazionale di Serie A2 per i noti fatti accaduti nel finale della scorsa stagione. Ed un avvio subito complicato, dopo un precampionato con più di una difficoltà, pare aver convinto la dirigenza alla chiusura del rapporto, a dir la verità mai decollato in poco più di un anno.
Un amore mai sbocciato tra Blatt e Olympiacos
Il tecnico del miracolo Maccabi 2014 era stato ingaggiato nell’estate 2018, con un contratto biennale e con la volontà di mantenere l’Olympiacos ai vertici del basket europeo. Il tutto, però, dovendo fare i conti con una situazione societaria diventata sempre meno stabile e con un budget non particolarmente elevato. Blatt non è riuscito a vincere le scommesse fatte sul mercato: da Nigel Williams-Goss ad Alex Toupane, passando per Sasha Vezenkov e Zach LeDay.
Pagando anche l’inevitabile calo di giocatori simbolo come Vassilis Spanoulis o Vangelis Mantzaris, il primo infortunatosi nella fase decisiva dell’annata europea. Il risultato è stata una scorsa stagione inferiore alle aspettative, con la mancata qualificazione ai playoff di Eurolega (15-15 il record), senza poi aver potuto competere per conquistare lo scudetto greco, visto il ritiro dal campionato per la querelle sugli arbitri e la successiva già citata retrocessione in A2.
La terribile malattia di David Blatt
L’ultimo mercato estivo non ha portato colpi clamorosi, mettendo così l’Olympiacos tra le possibili contendenti per i playoff, ma non certo tra le pretendenti al titolo europeo. Alla ribalta, purtroppo, il coach è salito per aver annunciato la sua terribile malattia da cui è stato afflitto, la sclerosi multipla. Ma Blatt ha deciso di non mollare e di restare in sella all’Olympiacos Pireo, supportato dal club, nonostante le ovvie complicazioni ed i momenti difficili da superare.
Non esistono cure, ma per fortuna non è mortale. Ci vuole coraggio, determinazione e la forza per non mollare mai. Ho quindi iniziato una serie di esercizi di ginnastica e nuoto per rinforzare la mia muscolatura e la sua flessibilità. Ho fatto un piano di battaglia, adattandomi alle nuove circostanze, imparando che cosa comporta questo male e trovando persone con cui condividere il problema e che possa aiutarmi, senza nascondermi.
La fine dell’avventura all’Olympiacos
Alla notizia dell’addio con l’Olympiacos Pireo, si era pensato ad un peggioramento delle sue condizioni di salute, che non permettevano più a Blatt di gestire la squadra e la sua malattia. Invece, pare non essere questo (fortunatamente) il motivo, ma una più banale e classica decisione legata al rendimento della squadra, come ha spiegato il vice Kestutis Kezamura (ora capo allenatore ad interim):
Sono rimasto scioccato, e penso che tutti lo siano. Stavamo preparando alcuni cambiamenti, ma pensavamo di avere più tempo a disposizione. Questa è la nostra vita, dobbiamo accettare le decisioni della proprietà e dobbiamo andare avanti. Io e David scherzavamo sul fatto che saremmo sopravvissuti assieme anche ai periodi più difficili. Forse pure io non ho fatto bene la mia parte, non è stata solo colpa sua.
Seppur al cospetto di una proprietà abbastanza ‘fumantina’, un esonero dopo una sola partita vera, appare comunque un po’ avvolto nel mistero.