Comincia con il piede giusto la serie per la Reyer Venezia. Esprime la sua soddisfazione ai nostri microfoni coach Walter De Raffaele:
Foto tratta dal profilo Facebook – Reyer Venezia
“Sapevamo sarebbe stata una partita dura e fisica. Siamo partiti contratti, eravamo troppo tesi. Abbiamo sbagliato cose facili che solitamente non sbagliamo e Trento, giustamente, ne ha approfittato. La cosa che mi fa piacere è che non ci siamo disuniti: la solidità di squadra per noi è fondamentale. Questa sera abbiamo messo in campo un’ottima difesa, da parte di tutti. Ho visto grande sacrificio e abnegazione, mi è piaciuta molto l’attitudine della squadra. Ad un certo punto abbiamo dovuto rinunciare a Tonut e questo ha costretto Cerella e Bramos a giocare da guardia. Sinceramente sono un po’ preoccupato per Stefano, speriamo sia nulla di grave. Una nota di merito questa sera va a Vidmar: ci ha garantito presenza e durezza a rimbalzo. Sta bene fisicamente e ha esperienza. La serie è lunga. Ora dobbiamo resettare tutto e pensare già a martedi”.
Contento per la prestazione di squadra, ma proiettato già a gara 2 Bruno Cerella:
Foto tratta dal profilo Facebook – Reyer Venezia
“Sono stanco ma contento. Siamo partiti tesi. Le cose non andavano in attacco ma poi siamo stati bravi a essere corti in difesa. La squadra si è compattata e siamo riusciti a ribaltare la partita pareggiando la loro aggressività. Sapevamo che Trento è una squadra aggressiva e che dovevamo competere fisicamente. Complimenti alla squadra. Sono felice anche a livello personale perchè sono riuscito ad esprimere il mio gioco. Ora l’aspetto mentale sarà fondamentale. Questa sera Vidmar ha fatto la differenza, è stato dominante, un leader in difesa e in attacco segnando dei tiri liberi importanti. La serie non è uno sprint, è una maratona. Martedì saraà tutta un’altra gara ma era importante partire con il piede giusto”.
Esprime il suo rammarico, coach Maurizio Buscaglia:
Foto tratta dal profilo Facebook – Dolomiti Energia Trentino
“Siamo partiti molto bene: nel primo quarto avevamo l’aggressività giusta. Poi abbiamo avuto poca pazienza. Ci sarebbe servita per non subire troppo le transizioni di Venezia e per avere un bilanciamento difensivo migliore. L’obiettivo era colpire Venezia sfruttando tutte le frecce del nostro arco, serviva una maggior profondità di soluzioni. Non siamo riusciti a giocare insieme. Mano a mano abbiamo perso la difesa e questo non ci ha aiutato per l’attacco. Allo stesso tempo, non giocare insieme davanti ha ostacolato la fase difensiva. Questo deve servirci da lezione per capire meglio la serie e cercare di portare via gara 2. Questo è il nostro obiettivo!”.