Il derby è milanese: espugnato, dopo un primo tempo complicato, il Masnago: 94 a 84.
Apre le danze Vlado Micov, seguono a ruota libera James e Kuzminskas. È un Olimpia Milano molto aggressiva quella che attacca il derby di quest’oggi contro Varese. La tanta determinatezza e tenacia meneghina ha costretto coach Caja a chiamare il primo time out a neanche due minuti dall’inizio della partita. La strigliata di Attilio è sicuramente servita: se la squadra trova subito la via del pareggio, la tensione del match porta sia Scrubb che Ferrero a quota 2 falli ciascuno, a neanche quattro minuti dalla palla a due. Ed è proprio nel momento del bisogno che Aleksa Avramovic veste i panni di Superman e porta la propria squadra, grazie ad una tripla, per la prima volta in vantaggio (16-13). Quando lui è assente? Non c’è problema, ci pensano Salumu (4 punti) e Moore (6 punti). I campioni d’Italia sbagliano le cose più semplici: cambi difensivi e scelte di tempo sbagliate, passaggi semplici non eseguiti correttamente e attacco poco fluido. Questo li porta a subire uno svantaggio di 8 punti (37- 29) e, se con la tripla di un sempreverde James Milano sembrava potesse rialzarsi prima della fine del primo tempo, Moore punisce ancora un’altra volta, con un tiro dalla lunga distanza, l’AX. I milanesi sembrano essere vittime del tifo varesino e arrivano a toccare anche i -10. Dominio varesino, assenza milanese: è 45 a 37 per i padroni di casa.
Come ogni terzo quarto che si rispetti dell’Olimpia Milano, la squadra di coach Pianigiani riesce a prendere in mano la situazione e a portare i suoi sul +6. Un inarrestabile Nunnally (17 punti) da oltre l’arco (5/7: 71%) fa indietreggiare una comunque combattiva Varese. L’ultimo periodo è in discesa: i campioni d’Italia mostrano i muscoli ed incrementano il loro vantaggio, raggiungendo anche il +12. Tutto quello che aveva la squadra di Caja l’ha messo in campo, ma l’Olimpia Milano ha dato l’ennesima dimostrazione che se vuole, può: 84-94 per i meneghini.
MVP indiscusso di questa partita: 20 punti ed una prestazione convincente. Quando James era out- problemi alla schiena- si è preso per mano la squadra e l’ha portata alla vittoria. Un grintoso Nedovic ai nostri microfoni:
Dopo un momento difficile, causa eliminazione dall’Eurolega, siamo ritornati alla vittoria. Non solo fisicamente eravamo un sottotono , ma anche e soprattutto mentalmente. Ci serviva vincere: ora non molliamo!
James Nunnally l’ha svoltata. Nulla da dire sul talento americano che, con i suoi 17 punti nel terzo quarto, ha tolto le castagne dal fuoco:
Ho svoltato la partita? Faccio solo il mio lavoro. Non riuscivo a trovare il ritmo nei primi due quarti.
Il tifo, la grinta e la voglia di questa Varese sono encomiabili. Il capitano Giancarlo Ferrero ha dato un suo punto di vista sulla sconfitta e sulla semifinale di ritorno della FIBA Europe Cup …
Merito a Milano: percentuali altissima. Grazie a tutti i tifosi, sold out ed un atmosfera eccezionale. In queste partite i dettagli fanno la differenza. FIBA Europe Cup? Mercoledì non siamo stati noi, peccato sia arrivata in casa questa brutta sconfitta. Settimana prossima rispondere come si deve!