Derek Willis, ala dell’Umana Reyer Venezia, ha rilasciato un’intervista esclusiva a Backdoor Podcast nella quale ha parlato dell’attuale stagione in Laguna, ma ha anche raccontato alcune sue esperienze all’estero e di cosa si aspetta nel futuro.
– Qual è la tua opinione sull’attuale stagione, sia per quanto riguarda il campionato che l’EuroCup?
Penso che quest’anno sia stato sia stato un po’ deludente. avremmo dovuto vincere molte più partite ed essere sicuramente più in alto nella classifica del campionato a questo punto della stagione.
Ma adesso la situazione è questa e penso che abbiamo iniziato male ma possiamo finire forte, se continuiamo a fare le cose giuste.
– Nella tua carriera hai giocato in USA, Germania, Spagna e Italia. Quali sono le maggiori differenze tra questi campionati? E a cosa hai fatto più fatica ad adattarti?
Penso che in Spagna, rispetto all’Italia, la fisicità e il livello di energia che devi mettere in ogni partita sia molto alto. E se non ti esprimi a quel livello, allora è impossibile per te giocare lì.
Togliendo questo, penso che l’Italia abbia un campionato più difficile, ci sono squadre contro cui devi giocare che rappresentano più che una semplice partita. Anche se hai un roster di talento sulla carta, non importa contro chi giochi, devi scendere in campo ed essere pronto a combattere ogni partita.
– Quali sono le tue qualità principali e in cosa devi ancora migliorare?
Penso che io debba continuare a portare ancora più energia in campo e so di dover continuare a tirare da tre, aprendo il campo e continuando a provare a giocare una difesa di alto livello.
– Quali sono stati i motivi che ti hanno portato a firmare a Venezia? E cosa ti ha colpito di più quando sei arrivato?
Amo Venezia, è una delle città più belle del mondo, ci starò più che posso. Ho scelto di venire in questa squadra perché amo l’Italia, e sentivo anche che questa squadra aveva le migliori possibilità e opportunità per me di giocare in EuroLeague la stagione successiva.
– Qual è la partita o il momento della tua carriera che non dimenticherai mai?
Penso proprio che la stagione che abbiamo fatto con Brindisi due anni fa sia stata molto speciale per me, perché eravamo i numeri uno e penso che se avessimo finito nel modo giusto saremmo stati i numeri uno per tutta la stagione.
Anche l’anno scorso in Spagna abbiamo fatto un’importante finale di stagione. Comunque penso che, a Venezia, abbiamo le capacità di rendere anche quest’anno speciale.
– Quali sono i tuoi obiettivi, personali e di squadra, per questa stagione e per il futuro?
Semplicemente andare il più lontano possibile in EuroCup: penso che possiamo vincerla e giocare l’EuroLeague il prossimo anno.
Questo è il mio obiettivo, e poi in Italia penso che dobbiamo continuare a cercare di giocare in modo costante ogni sera. Quando si arriverà ai playoff, il nostro roster si dimostrerà molto talentuoso; sono dell’idea che abbiamo un roster profondo e questo ci gioverà quando si arriverà alla fine della stagione.