Devon Hall, illusione o rinascita dell’Olimpia Milano?

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Devon Hall

“Entrato aggressivo, essere rimasto aggressivo ed essermi preso quello che la difesa mi ha concesso”. Le parole di Devon Hall nell’immediato postpartita della vittoria del Forum con la Reyer Venezia fotografano come meglio non si potrebbe il recente apporto che il prodotto di Virginia alla causa dell’Olimpia Milano. Oltre ai 19 punti (7/9 dal campo, 100% da 3 e ai liberi, 5 rimbalzi e 2 assist per un 24 di valutazione complessivo) e alla conferma delle responsabilità offensive che Hall si è preso in maniera decisiva nel 4Q contro l’Efes (15 punti in 21′, 5/7 dal campo, 3 rimbalzi e 5 assist, 22 di valutazione), il segnale più positivo per Ettore Messina e lo staff biancorosso è stato proprio l’approccio mentale, e di conseguenza fisico, e di conseguenza tecnico, di Hall.

Non si è infatti notata una particolare differenza nella qualità e nella tipologia di tiri presi, anzi: secondo la Synergy Shot Quality (punti attesi per tiro in base alla difficoltà del tiro stesso), quelli di Devon sono stati tentativi mediamente più complicati e meno “sicuri” rispetto alla media, mentre il Synergy Shot Making (punti per tiro oltre le aspettative delle analytics) ha registrato i valori più alti da inizio stagione.

Devon Hall
La seconda colonna è la “qualità” dei tiri presi, l’ultima è la resa in base alle aspettative.

Come interpretare tiri “peggiori”, che teoricamente non dovrebbero spettare a una guardia certamente non pensata per essere il go-to-guy nei momenti più caldi della partita ma che è ormai chiamata ad adattarsi a compiti che non gli appartengono per natura? Quanto sarà da giudicare nel medio periodo l’impatto totale di Devon Hall da quello nella metà campo difensiva, ossia quella in cui dovrebbe elevare il livello medio dell’Olimpia, e quanto da quello in attacco, ciò che eleva i picchi di rendimento di Milano ma che non ne garantisce una continuità data la conformazione del roster? Quando Ettore Messina si riferisce al Devon Hall “completo” anche nel ruolo di playmaker lo fa più per necessità di avere un aiuto nell’immediato o, rivolgendo lo sguardo anche alla stagione passata in cui “aveva fatto fatica“, per trasmettere un messaggio che all’esterno del gruppo squadra di Milano non è ancora arrivato?

Non è un mistero che l’Olimpia Milano abbia fatto delle valutazioni durante la sessione estiva su un’eventuale cessione di Devon Hall, con l’interesse dello Zalgiris Kaunas confermato da fonti autorevoli. Ma forse non è proprio questa la capacità e la bontà del lavoro quotidiano di uno staff tecnico, quella di trasformare un momento di forma illusorio nel primo passo per una rinascita tecnica ed emotiva all’interno di un progetto a lungo termine? Ai posteri, a partire dalla trasferta di EuroLeague con la Stella Rossa, l’ardua sentenza.

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