Nenad Dimitrijević all’Olimpia Milano o alla Virtus Bologna? Il dilemma è ancora lontano dall’essere risolto, se mai sarà una delle due italiane di Eurolega a firmare il play macedone dalla stagione 2024/25. Il biennio all’Unics Kazan, la prima stagione in prestito da Valencia e quest’ultima a titolo definitivo in Russia, lo ha leggermente allontanato dalle luci della ribalta in chiave EuroLeague, dopo i primi significativi minuti di EuroCup in maglia taronja nel 2021/22.
In VTB il classe ’98 si è ulteriormente sviluppato in tutti gli aspetti del gioco, specialmente nel comparto realizzativo e di scoring, fino alla vittoria del premio di MVP degli ultimi PlayOff di VTB (i due premiati precedenti? Jordan Mickey e Daniel Hackett…). Al di là dell’aumento dei minuti e dei possessi per partita dalle esperienze spagnole e internazionali con Badalona e Valencia, il tracciamento delle partite di Dimitrijević di Synergy sottolinea l’ampliamento delle risorse offensive del macedone. Nel 2021/22, in EuroCup, il numero e il volume di possessi in isolamento per gara era assai esiguo (0.7, 9.2% del totale); nella stagione in corso, questi sono sostanzialmente raddoppiati sia in senso assoluto che relativo (2.4 per partita, 14.1%). Questo incremento, intrapreso già nella prima annata sotto coach Perasovic e culminato col titolo di VTB (2.0 possessi in iso a gara), si è completato in quella in corso, dove al volume è corrisposta anche un’efficienza a livello elitario per la lega russa (0.692 PPP, 28° percentile nel 2022/23; 0.956 PPP, 69° percentile nel 2023/24).
Che sia questa la singola caratteristica offensiva a convincere squadre di EuroLeague, italiane e non, a includerlo nella lista di possibili firme per l’estate è abbastanza chiaro. Anche più dell’impennata della percentuale dall’arco (dal 32.1% al 41.6% negli ultimi due anni), non necessariamente replicabile a livello EuroLeague.
Perché che Dimitrijević sia, sin dal 2020/21 a Badalona, un giocatore di fini letture e impatto come handler del P&R, è altrettanto pacifico. L’aggiunta capacità di creare per sé e non “solo” per gli altri lo rende un play potenzialmente sostenibile, con minutaggio considerevole, in EuroLeague: senza una metà campo offensiva così completa e senza falle nella creazione perimetrale, il bersaglio che Dimitrijević rappresenterebbe con costanza in quella difensiva sarebbe intollerabile. Sia per taglia – 190 cm per 79 kg – che per il relativo disimpegno on e off ball, chi firmerà Dimitrijević dovrà strutturarsi in modo da “coprire” il macedone sul più battezzabile degli esterni avversari per poi godere delle sue letture in attacco. Chiedere al CSKA e ai 40 punti, 9 assist e 6 rimbalzi registrati dal play, esordiente tra i pro’ con La Penya, meno di un mese fa.