Il quintetto sassarese c’è. Magari soltanto quello, ma c’è. Spissu, Gentile, Burnell, Bendzius e Bilan giocano in 5, senza quasi cambi, ma sono sufficienti per battere l’Acqua San Bernardo Cantù e sigillare il terzo posto in classifica davanti alla Virtus Bologna. Per dare una dimensione esatta del rapporto tra lo starting five sardo e l’apporto della sua panchina, basta soffermarsi sul fatto che Bendzius abbia giocato lo stesso numero di minuti di tutti i cambi del Banco di Sardegna messi insieme. Per ciò che concerne la partita, i contenuti tecnici espressi sono difficili da valutare sia per la quasi totale assenza di una difesa adeguata da una parte e dall’altra sia per il fatto che gli interpreti in campo si sono fatti condizionare dalla frenesia in più di un momento della serata. Per la cronaca, finisce 98 a 92 per la Dinamo Banco di Sardegna Sassari.
DINAMO SASSARI
Spissu 7½: più di così non si può chiedere al play sassarese che, sebbene stremato, inanella anche oggi l’ennesima collana di assist.
Gentile 7½: tanta energia e tanta pressione difensiva al servizio della causa.
Burnell 7½: vedi Gentile.
Bendzius 9: oggi davvero straripante.
Bilan 9: oggi immarcabile come ormai spesso succede in questa stagione.
Katic 6: dà qualche segno di vita in più rispetto al resto dei cambi Dinamo.
Kruslin 4½: oggi davvero sottotono.
Treier N.V.
Gandini N.V.
Coach Pozzecco 9: viene da chiedersi a quali risultati arriverebbe se avesse a disposizione un’intera squadra.
ACQUA SAN BERNARDO CANTÙ
Gaines 7: buon impatto sulla squadra al suo rientro nelle fila brianzole.
Smith 7½: grande precisione in ogni aspetto della sua gara offensiva.
Johnson 7: prestazione di discreto livello.
Kennedy 6: latita un po’ in fase offensiva.
Leunen 7: l’età gli ha tolto tanto ma non l’intelligenza cestistica.
La Torre N.V.
Bayehe 4½: tanta buona volontà, ma solo quella.
Pecchia 5: non incide sul match.
Procida 7: tanta voglia di mettersi in mostra e buona stoffa, ma ancora tanta ingenuità in alcune scelte.
Coach Pancotto 7: se la gioca, eccome. Certo che fa una certa impressione vedere una sua squadra che pensa più a darle che a non prenderle.