Conclusasi ufficialmente la stagione 2023-24 del campionato di Legabasket, è arrivato il momento di tirare le fila di come è andata l’annata squadra per squadra. Continuiamo i nostri pagelloni parlando oggi della Dinamo Sassari. La squadra sarda in generale ha vissuto una stagione sottotono, non riuscendo a raggiungere i playoff né del campionato di Serie A né della BCL. Dopo un cambio di panchina a stagione in corso e qualche innesto il rendimento della Dinamo non è stato disastroso come ad inizio anno, evitando ai biancoblu di doversi preoccupare di un’eventuale retrocessione, ma sicuramente ci sono molte cose da sistemare in chiave prossima stagione. Vediamo insieme intanto i voti di giocatori, coach e front office al termine di quella attuale.
Cappelletti 6: nella prima parte di stagione aveva faticato tantissimo a mostrare le sue qualità, uscite fuori più spesso nel girone di ritorno. La sensazione è che abbia capito meglio il proprio ruolo e ciò che doveva portare in uscita dalla panchina.
Treier 5: ha giocato molto poco dall’arrivo in panchina di Markovic, e nei pochi minuti concessi in tutto l’anno non ha mai comunque particolarmente brillato.
Kruslin 4.5: stagione in calo precipitoso rispetto a quella precedente sotto tutti i punti di vista. Anche al tiro, che dovrebbe essere la sua qualità migliore. Giusto chiudere la sua esperienza in Sardegna qui.
Tyree 6.5: il talento nel fare canestro c’è e si vede tutto, ma purtroppo con poca costanza. Ha alternato infatti partite di grande spessore ad altre molto inconsistenti, dimostrandosi un po’ il barometro della squadra nel bene e nel male.
Gentile 4.5: molto probabilmente le cartucce da sparare a questo livello sono finite. Non a caso, nonostante l’affetto, la società l’ha lasciato partire a stagione in corso senza neanche sostituirlo. Scelta comprovata dal fatto che la sua assenza, dal punto di vista tecnico, non si è fatta sentire. Ed è tutto dire.
Diop 6.5: dopo essere rimasto fuori qualche mese per infortunio, ci ha messo un po’ a rimettersi davvero in condizione e solo nell’ultima parte di stagione si è rivisto il gigante che la Sardegna ha imparato ad amare.
Whittaker 4: ne avevamo già parlato nelle pagelle di metà stagione, il suo si è rivelato l’acquisto più sbagliato della società e questo ha inciso pesantemente sul rendimento della Dinamo nella prima parte dell’anno.
Gombauld 6: si è vista effettivamente una crescita del francese nel corso dell’anno, soprattutto dal punto di vista della consapevolezza e del senso della posizione in attacco. Troppo poco, comunque, per garantirgli una conferma.
McKinnie 5.5: l’inizio dell’americano era stato disastroso, poi l’ex Warriors ha capito di dover giocare più “nel fango” e meno di fino riuscendo a inanellare qualche buona partita. Tuttavia, il suo apporto non è mai stato davvero decisivo.
Jefferson 7: sicuramente è lui il giocatore migliore della stagione sarda, nonostante sia arrivato a campionato in corso. La sua leadership e la sua capacità di tenere un rendimento praticamente sempre positivo hanno dato una svolta positiva alla stagione, fino a quel momento, molto negativa di Sassari.
Charalampopoulos 6+: il greco non è un giocatore da cui ci si aspetta prestazioni da MVP in ogni giornata, ma un’ala più di sistema che infatti ha reso meglio quando il quadro Dinamo ha iniziato a diventare più chiaro sotto la gestione Markovic.
Coach Bucchi 5.5: lasciato andare via a malincuore a stagione in corso. L’inizio pessimo della squadra è sicuramente stato influenzato dagli infortuni e qualche acquisto non azzeccato. Ciononostante, la sensazione è che servisse anche aria fresca in panchina.
Coach Markovic 6.5: nella seconda parte di stagione ha convinto la società a confermarlo anche per il futuro. È stato bravo nel compattare il gruppo e trovare un sistema che funzionasse, ripartendo da Jefferson in cabina di regia. C’è curiosità su cosa potrà fare dopo un’estate di preparazione insieme a dei giocatori scelti da lui.
Front Office 6: le scommesse estive non hanno ripagato, chi più o chi meno, e gli infortuni non hanno contribuito a rendere le cose più facili. Brava comunque la società ad avere il coraggio di cambiare a stagione in corso, inserendo Markovic e Jefferson, ed evitando il disastro.