L’Olimpia Milano ieri sera al Forum di Assago ha confermato con la terza vittoria in altrettanti scontri stagionali contro la Virtus Bologna la propria egemonia stagionale. È stata una partita sempre in mano ai biancorossi nonostante la rimonta del terzo quarto che ha portato il finale punto a punto. Il ritmo, il gioco e la trama della partita, però, sono sempre state in controllo degli uomini di Messina che, dopo il +15, si sono rilassati per l’ennesima volta in stagione concedendo il rientro a una squadra di grande talento.
Talento, appunto. Quello che forse maschera le lacune strutturali di una squadra che potrebbe fare grandi cose, ma ha accusato il colpo psicologico dell’eliminazione in Eurocup per mano di Kazan. Era una partita emotivamente molto delicata per la squadra di Djordjevic e si è visto con un primo tempo in cui la gestione del pallone è stata molto superficiale, così come la poca voglia di lottare. A tal proposito Sasha non ha certo usato parole lusinghiere verso i suoi giocatori nella conferenza stampa post partita:
Le parole sono state forti e anche abbastanza centrate, perché quando la Virtus ha messo in campo l’animo e la voglia ha rimesso il match in binari di combattimento. La situazione in cui è stato messo Sasha Djordjevic non è semplice e le sue parole di oggi hanno il sapore dell’insofferenza a chi ci deve mettere la faccia o fare il parafulmine per una società che lo ha delegittimato. Ora resta da capire quanto la squadra che lo ha rivoluto in sella proverà a mettere tutto in campo per chiudere al meglio la stagione, perché se questa squadra ha voglia di lottare rimane una contender per lo scudetto. Detto questo i “se” e i “ma” cominciano a essere tanti per i bianconeri e non sarà facile fugarli in questi ultimi scorci di campionato.