Ormai è tutto pronto per l’approdo di Dubai BC in Europa. La formazione emiratina giocherà in ABA Liga e EuroCup, anche se la partecipazione alla seconda coppa europea deve ancora essere confermata.
Negli scorsi giorni, a margine delle Final Four, sono emerse delle perplessità circa l’ingresso del club arabo in EuroLeague. Una partecipazione che, sino a qualche mese fa, pareva scontata grazie alle copiose iniezioni di liquidità che sarebbero dovute arrivare alle formazioni di EuroLeague. Ora che si avvicina il debutto, le cose sembrano prendere una piega diversa.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione Dejan Kamenjasevic, co-proprietario e General Manager, ha parlato a Mozzart Sport rivelando il budget per la prossima stagione:
“Avremo un budget di 4 milioni di euro. Alle nostre spalle c’è la città che ci ha dato il nome, ma siamo obbligati a trovare sponsor, ad assicurarci i diritti televisivi, a riempire il palazzetto. Vogliamo essere un club stabile che dipende da noi stessi, non dallo Stato. Certo, l’aiuto arriverà dalla città, ma sarà di livello normale, non come in Europa dove ti danno i soldi e non devi fare nulla“.
Sulle difficoltà logistiche
“Le partite interne si giocheranno alla Coca Cola Arena di Dubai (impianto da 17mila posti, ndr) alle 15 locali. Non ci aspettiamo di avere il seguito del Partizan o della Stella Rossa ma il 90% delle persone abitano qui sono stranieri, riusciremo a competere con le altre società in quanto a numero di spettatori, anche perché non vedo sempre sold out da parte delle altre compagini. Le altre squadre dovranno viaggiare per venire qui? Siamo a 5 ore da Belgrado, Zagabria e Lubiana, per gli altri sarà un viaggio a stagione ma nessuno parla delle difficoltà che potremo avere noi nello spostarci in continuazione”.
Sul roster
“Allestiremo un roster competitivo ma investendo un budget contenuto, non firmeremo Mike James o Edy Tavares. Il nostro obiettivo è fare esperienza e imparare come entrare nel basket europeo, non c’interessa vincere. Con la partecipazione alla Lega Adriatica dimostriamo che la nostra realtà esiste per davvero e non è qualcosa di aleatorio”.
Sul coach
“Non abbiamo ancora firmato un allenatore, ma abbiamo raggiunto un accordo. Sappiamo che deve provenire dalla nostra area (balcanica, ndr) perché giochiamo nel campionato ABA, e vogliamo che capisca la nostra mentalità e la competizione a cui partecipiamo”.
“Per noi del club sarà più facile capire il concetto che vogliamo coltivare qui, non portare un americano. Questa è la logica che seguiamo. Secondo gli standard che i nostri proprietari hanno stabilito, deve avere un nome, un’esperienza e deve essere in grado di sostenere questo progetto e di indicare che stiamo pensando seriamente quando si tratta di venire e rimanere in Europa”, ha aggiunto il GM di Dubai BC.
Su Svetislav Pesic
“È come un secondo padre per me, l’uomo che è maggiormente responsabile del motivo per cui sono qui ora. Lo considero una leggenda e il più grande allenatore europeo”, ha detto Kamenjasevic a proposito di Pesic. “Era sicuramente il mio sogno, ma il sogno e la realtà sono due cose diverse. Dobbiamo sapere che al momento Pesic è concentrato sulla nazionale e sui Giochi Olimpici”.
Non voglio disturbarlo perché penso che sia molto importante per lui, e se è importante per lui, lo è anche per me. Comunque, non ho mai nascosto che era un mio desiderio. Ora non dipende tanto da me quanto da tutte le altre situazioni che non posso controllare”.
Sulla trattativa con EuroLeague
“È vero che stiamo negoziando con loro da molti anni, come abbiamo parlato con altre competizioni che ci volevano”, ha detto Kamenjasevic. “Quando parliamo di entrare nella seconda lega, significherebbe molto per noi perché ci porterebbe più partite”.
Non è un segreto che stiamo parlando con i leader dell’Eurolega e che, come club, pensiamo che sia il miglior campionato competitivo al mondo. Abbiamo iniziato ad assemblare la squadra per la prossima stagione, e se c’è partecipazione sul secondo fronte, significa che l’Eurolega, come l’ABA, ha riconosciuto il potenziale di questo mercato e quante cose buone può portare.
Ci sono pregiudizi, ignoranza e alcune cose che rallentano l’intero processo, ma spero che alla fine vinca il buon senso, perché con la visione, il concetto e la logica di successo si vince sempre”.