L’impresa contro la Serbia resterà nella storia del nostro basket, ma in casa azzurra è tempo di voltare pagina, perché domani pomeriggio (ore 17.15) ci sarà il quarto di finale contro la Francia. Dove servirà un’altra impresa. È il remake della sfida di un anno fa alle Olimpiadi di Tokyo, in cui l’Italia giocò una gran bella partita, ma si arrese nel finale alla formazione transalpina. Quest’anno le due squadre si sono già affrontate due volte in amichevole, a metà agosto: prima la sconfitta in volata a Bologna, poi il nettissimo ko di qualche giorno più tardi in terra francese.
Ora a Berlino ci sarà un nuovo capitolo, in cui la squadra di Pozzecco partirà nuovamente con i netti sfavori del pronostico, ma con la voglia di regalare un nuovo sogno ai tifosi azzurri. Ed è giusto crederci, perché l’Italia ci ha mostrato di essere in grado di fornire prestazioni importanti contro le big di questo Europeo: non solo il trionfo di domenica scorsa, ma anche le ottime gare giocate contro Grecia e Croazia al Forum di Assago. Riuscendo sempre a trovare un modo per limitare (fermare è impossibile) il fuoriclasse avversario, come accaduto con Antetokumpo e Jokic. Grazie ad un giocatore come Melli, capace di allontanarli da canestro e metterli un po’ in difficoltà.
Questa volta l’avversario numero uno sarà Rudy Gobert, ma la Francia ha tante frecce al suo arco, seppur sinora non ha mostrato un grande feeling con questo Europeo. Ha perso nettamente all’esordio con la Germania, è stata battuta dalla Slovenia e si è salvata in maniera incredibile contro la Turchia, grazie soprattutto al suicidio sportivo della squadra di Ataman. Dunque, è stata una squadra ondivaga, che spesso si è guardata un po’ troppo allo specchio, con alcuni momenti di vuoto e perdendo quasi 16 palloni di media a partita. Un’enormità.
L’Italia deve essere pronta a sfruttare queste debolezze transalpine, seguendo il grande entusiasmo e momento di forma di alcuni giocatori, così come la capacità mostrata dallo staff tecnico di saper leggere le partite. Al netto di tutto ciò, sarà ovviamente fondamentale trovare una buona giornata nel tiro da 3 punti (in particolare da parte di Fontecchio e Datome) ed andare il più possibile in transizione, esaltando così giocatori come Spissu o Polonara. Per regalare un nuovo sogno al basket italiano e ‘vendicare’ quanto accaduto un anno fa in terra giapponese.