Eurobasket: come cambia l’Italia senza Danilo Gallinari?

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Nelle tre partite valide per la qualificazione ai Mondiali 2023, l’Italia di Gianmarco Pozzecco ha conquistato tre vittorie. Seppur con un gioco non sempre spumeggiante, un’ottima notizia per gli Azzurri, che hanno inanellato dei punti molto importanti. La notizia peggiore è arrivata, tuttavia, dall’infortunio di Danilo Gallinari. L’ala dei Boston Celtics si è infortunata nella gara contro la Georgia e salterà Eurobasket 2022. Una meteora distruttiva per la nostra Nazionale, che perde la propria stella più splendente. A soli pochi giorni dall’inizio degli Europei, il Poz sarà quindi costretto a rivedere le proprie rotazioni e il proprio sistema. Ma vediamo più nel dettaglio cosa perderà l’Italia con l’assenza del Gallo.

Attacco

Ovviamente la metà campo che subisce il vero contraccolpo è quella offensiva. Gallinari ha un tocco che nessuno nella nostra Nazionale ha, e oltre a questo vanta anni e anni di palcoscenici internazionali su cui si è fatto notare a forza di canestri. Una caratteristica che, tra gli Azzurri, nessun altro ha. Oltre l’esperienza e il talento, anche nei numeri più basici si sentirà l’assenza di Danilo. Qui di seguito possiamo vedere le statistiche fatte registrare dal figlio di Vittorio in queste amichevoli, alcune di queste (soprattutto le prime) giocate in condizioni fisiche non ottime.

 

Oltre a lui, i soli in doppia cifra di media per gli Azzurri sono stati: Mannion, Fontecchio, Melli. Il Gallo è il secondo miglior tiratore da tre punti della squadra con il suo 35,7 %, preceduto da Simone Fontecchio. Altro dati molto interessante è invece rappresentato dal suo Usage Percentage, pari al 24.9% e secondo solo a quello dello stesso Fontecchio (25.3%) e di Mannion (31%). A dimostrazione di quanto sia importante e sfruttato mentre è in campo.

Dal punto di vista non prettamente numerico, Gallinari è il giocatore che per questa Nazionale fa la differenza soprattutto in post. Nelle cinque partite che ha giocato con gli Azzurri Danilo infatti è stato sfruttato soprattutto partendo da quella posizione, come ci ha abituato nel corso della sua lunga carriera. Capacità di tirare in faccia agli avversari, mettere la palla a terra e superare il difensore, giocare spalle a canestro: nessuno lo sa fare bene come lui. Inoltre il Gallo rappresenta una delle minacce più grandi dell’Italia da oltre l’arco, fondamentale nei pick’n’pops. Per quanto Melli possa aprire il campo, o anche Polonara, la pericolosità dell’ex Denver Nuggets è tutt’altra questione. Così come fondamentale è la sua inter-scambiabilità con il resto del pacchetto lunghi, che gli consente di poter giocare indifferentemente da 4 e da 5.

Come se non bastasse, Gallinari è il giocatore che più di tutti è in grado di accendersi da un momento all’altro della gara e segnare anche 15 punti di fila (come accaduto contro la Georgia). Inoltre, Danilo nel corso degli anni si è dimostrato essere decisamente clutch. Se si dovesse arrivare all’ultimo tiro da prendere all’ultimo secondo, è a lui che vuoi affidare la palla. La nostra Italia lo sa bene e in questi termini perderà non poca efficienza. A spartirsi il compito, nel caso, saranno probabilmente Fontecchio e Mannion.

 

Difesa

Se in attacco Gallinari è uno dei perni del sistema di Gianmarco Pozzecco, la stessa cosa non si può dire per la difesa. Di certo la sua assenza non peserà come quella di un’ipotetico Melli, ma si farà comunque sentire. Pur non essendo il massimo a livello di cambi difensivi e protezione del ferro, il Gallo nella sua lunga esperienza ha accumulato una dose di intelligenza cestistica che lo rende comunque molto prezioso. Di rado coinvolto nella difesa sul pick’n’roll, il lavoro fondamentale di Danilo è lontano dalla palla. Protezione dei tagli verso il canestro, chiusura sui tiri da tre avversari, aiuto e rotazione: tutti elementi che nel suo bagaglio sono più che presenti. Anche quando sfidato in post, inoltre, Gallinari non si può assolutamente definire un minus per la difesa.

Conclusioni

In conclusione si può affermare, senza paura di essere smentiti, che il ruolo di Gallinari all’interno delle rotazioni Azzurre è insostituibile. Soprattutto in attacco e nei momenti chiave della gara, che potrebbero coincidere con dei minuti in cui l’Italia non è in grado di produrre punti e Danilo avrebbe potuto risolvere la situazione. Il coach Pozzecco è dovuto correre ai riparti richiamando Amedeo Tessitori, che però è chiaramente una scelta obbligata. Si sostituisce un lungo con un altro lungo, ma va da sé che Tex non avrà in consegna i minuti che erano di Gallinari. Molto probabilmente si alzeranno invece quelli di Melli, Polonara e Ricci, chiamati a non far sentire troppo la sua mancanza. Una cosa è certa: l’Italia senza il suo Gallo farà molta più fatica a cantare.

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