Iniziata da solo un giorno, eppure Eurobasket 2022 ci ha già regalato diverse emozioni. Tra bus mai arrivati per portare le squadre alla partita e match contesi fino all’ultimo, le curiosità nelle prime 24h di cui parlare sono state tante. Attenendoci però al campo giocato, che è quello che più conta, gli appassionati non saranno sicuramente rimasti delusi dalle sfide andate in scena. La più bella, probabilmente, è stata quella tra la Slovenia di Luka Doncic e la Lituania. Una gara dall’altissima intensità, giocata come se si fosse già nelle fasi finali del torneo. Alla fine a spuntarla sono stati gli sloveni, guidati proprio dal loro leader Doncic. Anche in 40 minuti in cui l’ex Real ha avuto delle difficoltà a livello realizzato, la sua presenza è stata infatti decisiva. Capiamo insieme in quale modo.
Anche solo partendo dal boxscore, si può notare come la partita di Luka non sia stata poi così facile. Doncic ha fatto registrare 14 punti, sì, ma con un deficitario 4/14 dal campo. Male il dato nelle triple (1/8), migliore quello dei rimbalzi (6) e delle rubate (3). Ad essere decisivi, tuttavia, sono stati i 10 assist con cui il giocatore ha messo in moto i suoi compagni in una serata per lui amara in fase di realizzazione. Ma andiamo con ordine.
Come detto prima, le difficoltà maggiori di Doncic si sono viste nel tiro dalla lunga distanza. Il suo stepback mortifero è stato ben difeso dagli avversari, riusciti a contestarlo in maniera ottima nella maggior parte dei casi. In questo modo, anche quando più libero, lo sloveno ha faticato a prendere ritmo. Questa serata difficile al tiro si può riscontrare anche da qualche statistica avanzata riguardante il giocatore dei Mavericks. Per lui infatti 44.4 % in True Shooting Percentage, a fronte del secondo maggior usage di squadra. Un dato abbastanza negativo, che si inserisce in un offensive rating (105) e un net rating (17.1) fin troppo normali per un giocatore della sua straordinarietà.
A questi problemi Doncic ha ovviato avvicinandosi a canestro e cercando le proprie fortune in penetrazione. Grazie ad un fisico dotato di una forza e stabilità non comune, Luka è riuscito così a segnare comunque 14 punti andando per 8 volte in lunetta.
Il contributo più importante di LukaMagic non è stato tuttavia in fase realizzativa, ma negli assist. Con lui in campo infatti la Slovenia ha realizzato ben 84 punti: dai suoi assist ne sono scaturiti 25, 5 da assist secondari. Numeri niente male per un giocatore in difficoltà nel segnare, ma comunque di impatto.
La sua sola presenza in campo ha permesso agli altri di avere più libertà, ma soprattutto decisiva è stata la sua gestione della squadra. Non a caso tutte le lineups slovene con +/- positivo contengono il suo nome. Oltre al suo presenti anche quelli di Tobey e Cancar, gli altri due trascinatori della squadra. In particolare col primo, Doncic ha mostrato un’affinità senza pari. Su 14 pick ‘n roll giocati, ben 10 sono stati effettuati con il neo giocatore blaugrana. Quasi tutti accompagnati da passaggi spettacolari, elargiti con tempistiche perfette anche grazie al sempre ottimo posizionamento dello stesso Tobey.
Come sempre, Doncic si conferma quindi un giocatore straordinario a livello NBA e FIBA. Anche in gare con difficoltà al tiro, Luka riesce a esprimere comunque la sua proverbiale magia negli assist e nella gestione della squadra. Sintomo di un giocatore che ha raggiunto la sua piena maturità cestistica e che in campo è in grado di fare quasi tutto quello che vuole. E con queste premesse, togliere dal trono di Eurobasket la Slovenia sarà molto difficile.