La Spagna è campione d’Europa per la quarta volta nella propria storia. La riedizione della finale del 2011 vede uscire vincitori ancora le furie rosse, che imbrigliano la Francia e controllano la gara dall’inizio alla fine. MVP per i suoi è un Juancho Hernangomez in versione Steph Curry, ma è tutta la squadra a dare il proprio contributo in ogni suo singolo membro. Capolavoro di Sergio Scariolo, forse quello definitivo per la sua carriera viste le premesse con cui questi Europei erano iniziati. Grande delusione invece per i francesi, che hanno mostrato nella gara decisiva tutti i propri grandi limiti. Risultato finale 88-76.
Nei primi due minuti di gara si parte con un ritmo molto basso e un inizio contratto da parte di entrambe le squadre. I primi a prendere vantaggio sono tuttavia gli spagnoli, che si portano avanti di 9 punti. Merito soprattutto dell’ottima circolazione palla degli uomini di Scariolo, che fa capo ai blocchi di Willy Hernangomez e alla pulizia di gioco di Lorenzo Brown. Dall’altro lato, la Francia prova a sfruttare lo short roll di Gobert ma le sue scelte sono facilmente leggibili per la difesa avversaria. L’unico che tiene a galla gli uomini di Collet è Evan Fournier, molto attivo anche nell’attaccare il canestro. La Spagna trova invece un protagonista diverso in ogni possesso e chiude i primi 10 minuti sul 23-14.
All’inizio del secondo quarto l’attacco francese continua a non decollare, a causa di una difesa molto attiva degli spagnoli e i loro cambi sistematici. Quattro triple consecutive di Juancho Hernangomez demoliscono la difesa a zona 3-2 della Francia e fanno così volare la Spagna sul +19. Da quel momento le furie rosse non sbagliano praticamente niente in attacco e da dietro l’arco dei tre punti. Sul finire di quarto i ragazzi di Collet si risvegliano tuttavia dal tepore, e con un parziale di 9-0 si riavvicinano pericolosamente.
Si va quindi a riposo sul 47-37 per la Spagna. Decisiva è la differenza nel tiro da tre punti (60% contro 36%), così come lo è il novero delle palle perse (6-10). Per quello che si è visto nei primi due quarti, la Francia può gioire di essere solo sotto di 10 punti mentre gli spagnoli devono mangiarsi le mani per non aver sfruttato meglio l’inerzia a proprio favore.
Nel terzo quarto, due ottime difese francesi e un and one di Yabusele riportano la Francia sotto di soli due possessi. La Spagna va in rottura prolungata in attacco e il lungo del Real Madrid conduce i suoi fino al -3. Uno stravolgimento inatteso per quello che si era visto fino a quel momento, merito soprattutto della difesa di Collet. Nel momento di maggiore difficoltà sono Willy Hernangomez sotto i tabelloni e Jaime Fernandez sugli esterni a suonare la carica per le furie rosse, aiutati dal solito “Bo Cruz”. Una spettacolare stoppata di Garuba chiude il terzo periodo sul 66-57, ma la sensazione è che la partita sia decisamente viva.
L’inizio dell’ultimo quarto scalda l’ambiente, con una chiamata errata da parte degli arbitri di infrazione dei 24 secondi che vale il tecnico a Sergio Scariolo. Nel frattempo, Juancho Hernangomez non smette di segnare da tre punti mentre Garuba fa la voce grossa in difesa. Negli ultimi minuti è però Lorenzo Brown l’uomo in più per le furie rosse, grazie alla sua gestione ineccepibile dell’attacco spagnolo in termini di scoring e assist. La Francia non riesce più a rispondere ai colpi degli avversari, e la tripla di Alberto Diaz a un minuto e mezzo dal traguardo regala il +15 agli uomini di Scariolo. Per la nazionale francese è la fine, mentre può scoppiare tutta la gioia degli spagnoli. Le Furie Rosse sono, ancora una volta, campioni d’Europa.