EuroCup: settimana disastro per le italiane, il recap della terza giornata

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Terza settimana di EuroCup in archivio, è tempo di recap. Alcune gerarchie che ad inizio anno davamo per scontate vanno probabilmente riviste. Valencia perde infatti la seconda partita di seguito, contro una Gran Canaria che scava il parziale vincente nel corso dei primi 20 minuti. Nel secondo tempo provano a rientrare i spagnoli, guidati dai 16 di Riveiro e dalla triple di Van Rossom, oltre che dai soliti Lopez-Arostegui e Hermannsson. Purtroppo la rimonta si ferma ad un punto dalla meta e il match si conclude sull’89-90 a favore del Gran Canaria.

Non delude invece il Partizan, che vince, anche lui di misura, in una serata da 7/23 al tiro dalla lunga. Guidano la compagine di Obradovic Punter e Leday, che segnano rispettivamente 18 e 13 punti, dimostrando il motivo della cifra inchiostrata sui loro contratti. Prestazione più corale dello Joventut Badalona, che trova 22 assist e tenta lo sgambetto ai favoritissimi grazie alla doppia cifra di Willis, Parra e Tomic, oltre alle 9 assistenze di Ribas. Finisce 69-68 la lotta per la vetta, condivisa con il Lokomotiv, del girone A.

Segafredo Virtus Bologna

La Virtus vive due partite in una nella sfida contro il Buducnost. La prima metà di gara ci mostra infatti una Segafredo in totale controllo del match, che segna e difende fortissimo sugli avversari, concedendo appena 37 punti nei primi 20 minuti. Nel secondo quarto sono addirittura 15. Con la pausa lunga qualcosa sembra spezzarsi nei meccanismi virtussini, e ciò permette al Buducnost di riportarsi a contatto nella terza frazione di gioco per poi superare e andare ad aggiudicarsi il match che gli regala la testa solitaria del girone.

Nel terzo quarto Scariolo schiera infatti quattro titolari, ossia Teodosic, Weems, Pajola e Hervey, ma con Alibegovic al posto di Jaiteh. Dall’altra parte abbiamo Cobbs, Micov, Wiley, Atic, Reed. La differenza di peso e caratura sotto canestro porta la Virtus ad intasare molto l’aria, in mancanza di una figura fondamentale nei primi due parziali di gioco: Mouhammadou Jaiteh. Quest’ultimo infatti, svolgendo il ruolo di ultimate defender, riusciva ad organizzare benissimo la difesa, portando show molto profondi e raddoppi intelligentissimi.

Nel video sotto ad esempio si può vedere come, una volta che Pajola finisce su Wiley a causa del cambio difensivo, Jaiteh innesca la rotazione facendo scalare Weems su quest’ultimo per poi tornare su Reed e lasciare Pajola su Micov, annullando il missmatch.

Le difficoltà nell’organizzazione difensiva della Virtus non è comunque l’unico motivo della rimonta montenegrina. Bologna infatti per alcuni minuti ad inizio secondo tempo non riesce a trovare il canestro e spesso innesca velenosi contropiedi che Cobbs e compagni sanno sfruttare benissimo. La partita si decide in volata ed è segnata da singoli episodi, come l’appoggio sbagliato prima da Jaiteh e poi da Teodosic. Sicuramente la Virtus non ha mostrato la forma più smagliante, e sembra che i tanti infortuni possano aver stancato un po’ il gruppo, che resta comunque lunghissimo.

Settimana prossima si rimane a Bologna, ma si affronta un Valencia contro cui è importantissimo fare bene, sia perché la squadra di coach Penarroya è una diretta contendente al titolo, sia per scacciare il brutto momento che sta attraversando la squadra.

Dolomiti Energia Trento

Trento, nell’ennesima partita a basso punteggio della sua stagione europea, incontra i soliti, ormai vecchi, problemi. La partita inizia con il Lietkabelis che riesce a fare un po’ ciò che vuole, mentre Trento sembra ancora addormentata. Ciò che preoccupa di questo inizio di partita è la completa mancanza di idee e di un leader a guidare la squadra. Se contro Andorra infatti Caroline si era caricato il peso dell’attacco sulle spalle qui nessuno riesce a lasciare il segno.

La compagine di Molin nel primo quarto riesce a segnare soltanto 4 canestri mentre si intestardisce sul tiro dalla lunga. Dopo la tripla in apertura di Flaccadori tuttavia il computo sarà 0/7, mentre frutteranno buoni punti le spedizioni al centro dell’aria. Queste difficoltà al tiro dalla lunga sono ormai un grande classico delle prestazioni trentine e incomincia a far preoccupare la mole di conclusioni dalla lunga che la formazione prende. Sono 23.33 di media a partita, anche se toccano il fondo della retina soltanto 5.67 di queste, per un tragico 24,29% dall’arco che è il dato peggiore della competizione.

Tale percentuale preoccupa ma non stupisce, se si pensa che Trento è ultima anche nella percentuale da 2 punti (44,92%) e ai tiri liberi (53,23%). Tiri liberi che sono stati una chiave di volta importante anche nel match contro il Lietkabelis. E’ infatti 11/20 il computo dell’ultima uscita europea dei ragazzi di Molin, che lasciano sul ferro punti importanti.

Ancora una volta la formazione bianco-nera soffre a rimbalzo, e ancora una volta sembra chiara la non sostenibilità di un quintetto tanto moderno senza percentuali al tiro che possano giustificare questa scelta. Sono 34 i rimbalzi lituani, a fronte di 26 palloni tirati giù da Williams e i suoi. Nel secondo quarto inoltre, quando proprio Williams riusciva a ricucire lo strappo grazie ai suoi tagli a canestro, Trento cattura soltanto 5 rimbalzi, lasciandone ben 4 offensivi agli avversari, che comunque ne portano giù ben 11.

Buone prestazioni individuali alternate quindi, ma problemi evidenti e gravi per la compagine trentina, che soffre la mancanza di un playmaker capace di giocare minuti importanti in EuroCup. Ora testa alla prossima settimana, dove si volerà in Francia per incontrare un Boulogne che al momento sembra davvero ostico.

Umana Reyer Venezia

Venezia, esattamente come la Virtus, vive due partite in una, anche se stavolta il disastro è di dimensioni bibliche. Come può infatti una squadra perdere un match che all’intervallo la vede dominare con 49 punti segnati e soltanto 28 concessi agli avversari? Semplice, smettendo praticamente di giocare. Se infatti fino all’intervallo la difesa reyerina era stata pressoché perfetta, obbligando gli avversari ad un misero 34,7% dal campo, nel secondo tempo la percentuale si alza fino al 65,5%.

Le percentuali lagunare compiono invece il percorso diametralmente opposto e nello specifico il problema si presenta nei tiri dalla lunga. La Reyer uccide, o crede di farlo, il match nel secondo quarto, chiuso con un parziale di +15, a cui si sommano i 6 della prima frazione, tirando 8/11 dalla distanza. Tra il terzo quarto e l’overtime la percentuale dalla lunga veneziana sarà il 25%.

Ad inizio terzo quarto Ulm è molto brava a sfruttare la partenza lenta dei ragazzi di De Raffaele ed a capitalizzare le tante occasioni di contropiede, che offrono punti veloci preziosissimi con un distacco tanto ampio. Se non si considerano i 2 punti in apertura di quarto da parte di Venezia infatti il tabellino viene mosso dagli orogranata dopo ben 3 minuti dall’inizio del quarto, tempo nel quale Ulm mette a segno ben 9 punti. I tedeschi sono poi bravi a mantenere le redini della partita fino a forzare un overtime che si dimostra a senso unico.

Nei 5 minuti di partita aggiuntivi Venezia è stanca e demoralizzata, forza conclusioni, gioca a memoria e non riesce ad arginare la carica della compagine di coach Lakovic, che fin dall’inizio dei tempi supplementari mette in chiaro che non ha intenzione di mollare il colpo, portando a casa una vittoria che sa di miracolo. Protagonisti assoluti della rimonta sono Blossomgame, con 17 punti, 9 rimbalzi 5 assist e 4 rubate, Christon, 19 punti, 7 assist e 3 steals e Jallow, che mette a tabellino 18 punti e 7 rimbalzi.

Di seguito potete trovare due azioni che dimostrano la mancanza di idee da parte dei ragazzi di De Raffaele nei 5 minuti conclusivi.

Il record dice ora 1-2 e rischia di sporcarsi ancora, considerando gli impegni con Buducnost e Virtus dei prossimi due turni. L’importante ora è mantenersi lucidi e portare a casa ogni vittoria possibile, senza ripetere lo scivolone di questa settimana. I gironi sono lunghi e le possibilità di qualificarsi tante, anche con un inizio non semplice come quello della Reyer.

Gli ex italiani

Andiamo ora a vedere come sono andate le vecchie conoscenze del nostro campionato nel corso di questo turno.

Derek Willis: 11 punti e 4 rimbalzi commettendo soltanto 2 falli.

Kevin Punter: 18 punti con il 6/8 da dentro l’aria.

Zach LeDay: 13 punti, 6 rimbalzi e 2 steals, perdendo soltanto un pallone.

Darius Thompson: 15 punti, 5 rimbalzi e 11 assist.

Vince Hunter: 21 punti e 12 rimbalzi con 3 assist.

Drew Crawford: 21 punti e 7 rimbalzi.

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