EuroLeague: impresa del Panathinaikos, la settima stella è la più bella?

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Panathinaikos
Credits IPA Agency

Il Panathinaikos ha raggiunto la settima stella davanti a 10.000 fan impazziti (95-80) nelle Final Four di Berlino, IN Germania. I giganti greci continuano la loro incredibile striscia, che ora conta 7/7 finali in Eurolega, tornando sul trono dopo 13 anni.

Il miglior marcatore è stato l’MVP delle Final Four e il leggendario Kostas Sloukas, che ha segnato 24 punti senza sbagliare un tiro dal campo, con 4/4 da tre punti e 2/2 da due punti. Kendrick Nunn ha aggiunto altri 21 punti. Mathias Lessort ha segnato 17 punti e Jerian Grant altri 11.

Per il Real Madrid, il miglior marcatore è stato Dzanan Musa, che ha segnato 15 punti, con Facundo Campazzo che ha aggiunto altri 12 punti e Sergi Rodriguez 11 punti.

 

La partita

Chus Mateo ha visto Eli Ndiaye dare molto di più del solito ad inizio partita, tanto da essere il motivo principale del +8 (10-2 in 3′) con 8 dei 10 punti del Real Madrid. I due falli rapidi di Tavares sono stati ovviamente un problema per il Madrid contro il Panathinaikos, che era molto vulnerabile in difesa. Tanto che i verdi non sono riusciti ad avvicinarsi a meno di -6 (22-16 in 6′), con la differenza che ha raggiunto la doppia cifra per la prima volta poco dopo (32-22 in 9′) grazie alla percentuale di tiro dei blancos: 11/15.

Il vantaggio massimo per il Real Madrid è stato +14 (41-27 al 12′) in un momento in cui Ergin Ataman cercava soluzioni immediate (difensive e offensive), ma non riusciva a trovarle. Soprattutto dato che Kendrick Nunn stava andando in panchina, carico di tre falli e con 2/7 al tiro.

Luca Vildoza con Juancho Hernangomez hanno cambiato drasticamente l’immagine dei verdi, facendo la differenza nelle azioni successive. La squadra di Ergin Ataman si è avvicinata agli avversari (48-47 al 19′) con circa un minuto rimasto nella prima metà, che alla fine li ha trovati a -5 (54-49).

L’eccellente primo tempo di Juancho Hernangomez lo ha portato nel quintetto iniziale del terzo periodo, con l’ala che ha reso giustizia assoluta a Ergin Ataman. Il Panathinaikos ha continuato a giocare estremamente bene in difesa.

Un tiro da tre punti di Kendrick Nunn ha portato i verdi in vantaggio per la prima volta (56-58) a 6’18” dalla fine del terzo quarto. E non solo, ma sono rimasti in vantaggio fino alla fine (61-64), con Panagiotis Kalaitzakis che è diventato anche un fattore decisivo nel match grazie ad una grande difesa. La partita era diventata una battaglia serrata e ogni dettaglio aveva un ruolo importante. Kostas Sloukas da una parte e Sergio Llull dall’altra hanno dimostrato perché sono chi sono, trascinando le loro squadre. Tanto che anche quando il Panathinaikos aveva un vantaggio di +9 (71-80 al 36′), il capitano del Real Madrid ha realizzato un grande tiro dopo l’altro per ridurla di nuovo a tre (76-79 al 37′).

Nel momento più cruciale, dove tutto era deciso e appeso a un filo, i giocatori di Ergin Ataman hanno fatto tutto alla perfezione! Kendrick Nunn ha segnato due canestri enormi, il tiro da tre punti di Dinos Mitoglou ha portato la differenza a +10 (76-86) con quasi due minuti e mezzo rimasti. Il resto è semplice storia. Il Panathinaikos è salito sul tetto d’Europa per la settima volta nella sua storia.

Le ultime notizie

A seguito del grave infortunio di Keenan Evans, l’Olympiacos sta attualmente valutando le proprie opzioni per decidere quale sarebbe la migliore linea d’azione.

Molti rumors sono stati pubblicati su Johnathan Motley che potrebbe unirsi al Pana. Come vi avevamo informato alcune settimane fa, il giocatore è ancora in lista ma non è una priorità al momento.

Barcellona, l’OAKA rinnovato e la nuova arena di Valencia saranno tre forti candidate per ospitare le prossime Final Four.

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