Euroleague, la classe operaia in paradiso: Janis Timma

Virus, epidemie e pause forzate non sono riuscite a fermare lo spettacolo dell’Eurolega 2019/20. Di conseguenza, se c’è Euroleague c’è anche “la classe operaia in paradiso”, ormai un appuntamento fisso che accompagna ogni settimana di gioco. Nonostante il doppio turno all’orizzonte, in programma la prossima settimana, le  magnifiche 18 non si sono risparmiate negli impegni della ventiseiesima giornata. I giocatori a cui ormai siamo affezionati, ci hanno dato motivo di orgoglio: Ulanovas ha dato parecchio fastidio alla difesa di Milano, a differenza del compagno Lekavicius, invece, Vezenkov ha avuto il suo momento di fuoco, con un 3/3 dall’arco che aveva fomentato le speranze del suo Oly, salvo poi spegnersi nel finale, ma, soprattutto, Daniel Hackett è stato colui che ha tenuto alto lo stendardo della classe operaia, confermando le nostra impressioni su una sua stagione più che efficiente, sia difensivamente che offensivamente. Tuttavia, non potendo scrivere esclusivamente del compiacimento verso i nostri precedenti protagonisti, dovevamo pur scegliere qualcuno di cui parlare. Come nell’ultimo appuntamento, cerco di coinvolgervi nel momento di the decision, che questa settimana ci aveva quasi portato ad optare per il losing effort di Vanja Marinkovic, che, in ogni caso, mantiene una corsia preferenziale per le prossime volte. Alla fine, siamo andati sulla maggiore visibilità e appariscenza di Janis Timma, un inatteso consistente contributo aggiuntivo per il Khimki Mosca di quest’anno.

Janis Timma

I 14 punti con 4/6 da tre punti di venerdì sera, nella sfida casalinga all’Asvel Villeurbanne, rappresentano soltanto l’ultimo dei significativi apporti che Janis Timma ha dato alla causa Khimki Mosca, in questa stagione. Il lettone era arrivato per svolgere le sue abituali mansioni di tiratore, per sgravare Shved del peso di qualche tiro da tre in più (spoiler: non è cambiato nulla sotto questo aspetto), ed, in realtà, si è rivelato la piacevole sorpresa del roster dei moscoviti. Non sono i 14 mandati a referto a far notizia, quasi il minimo sindacale in una serata in cui il catalizzatore dei possessi, e quindi delle conclusioni, dei vice campioni di Russia, leggi “Alexey”, smazza 13 assist e tira con buone percentuali, un’eventualità che non è detto che si ripeta nel corso di un’annata. Ciò che fa scalpore, è il fatto che in una squadra che vanta componenti del calibro di Jerebko, Gill, Jovic, Bertans, Evans, il secondo miglior realizzatore, dietro a quel numero #1 che entra fastidiosamente in tutti i discorsi che riguardano i suoi compagni, sia proprio Timma. In 19 match da lui disputati ha lasciato impronte realizzative importanti, 13 volte in doppia cifra, 6 volte sopra i 15 punti, con i picchi di 20 e 26 (career high) rispettivamente sui campi dell’ASVEL e del Fenerbahce. Proprio la sua migliore serata a livello di scoring in carriera, nonché best per PIR (21), è la prima prova visiva che vedrete.

Davvero un altro giocatore, soprattutto per quanto riguarda la fiducia nei propri mezzi, quello apparso quest’anno, rispetto alle sue versioni viste sui parquet di Eurolega con le canotte di Olympiacos e Baskonia, nelle ultime due stagioni. È, sicuramente, la fiducia, la parola chiave, come per ogni cestista, a maggior ragione se un tiratore; lo si può notare guardando la VTB League, competizione in cui Janis sta altrettanto facendo i buchi, come direbbero in qualche palestra del Meridione. Tutto ciò, rende Timma una perfetta cavia per il nostro secondo Stat Corner, che mi è piaciuto particolarmente fare nello scorso episodio. Per chi non avesse letto l’ultimo pezzo (dovreste rimediare urgentemente), si tratta di considerazioni assolutamente scollegate fra loro, supportate dall’assistenza dei numeri, estrapolati da Hack-a-stat. Per quanto riguarda Janis Timma, direi che:

  •  è un dei giocatori più fallosi della lega, spende 3,2 falli a partita ed è uscito 4 volte per 5 falli nel corso della stagione. Si posiziona in testa alla classifica con la migliore (o peggiore) media falli a partita, a pari merito con Gigione Datome e Drew Crawford. Eppure, nella statistica che considera i falli in relazione ad un quantitativo di 100 possessi ha un valore sotto la media, ovvero 6,2, rispetto al 7,4 circa che è il valore medio nella lega per questo specifico dato.
  •  la curiosità riportata appena sopra non significa necessariamente che Timma non sia un buon difensore, anche se, effettivamente, non lo è. Le statistiche supportano questa tesi, Timma ha un Defensive Rating di 116,9, inferiore alla media complessiva del 114,1. Tale cifra, però, non da un valore significativo, in quanto è influenzata pesantemente dal dato di squadra. Ecco, se consideriamo, in generale, i numeri della difesa del Khimki, non sono assolutamente incoraggianti. Gli uomini di Bartzokas hanno un dato di Defensive Rating non buono, con 118 punti subiti su 100 possessi, rispetto al 113,8 di average di lega, sono, inoltre, la seconda squadra per percentuali da 2 punti concesse agli avversari (56%, il che non è necessariamente significativo, dato che l’Efes, in testa, concede il 58%) e la terza per punti subiti (85,7 a gara). Capite bene che un giocatore che partecipa per 29:30 minuti, in ogni uscita di questa fase difensiva qui, di certo non è additabile come uno dei mastini da guardia di questa competizione.
  •  nonostante io abbia sottolineato il fatto che Timma sia arrivato come spot up shooter e poi sia diventato uno scorer importante, è bene ricordare che gran parte delle sue conclusioni arriva, comunque, da dietro l’arco. La sua mole di tiri da tre punti relazionata sui 100 possessi è davvero elevatissima, con 52,9 ha un dato inferiore solamente a Milaknis, Fernandez e Rivers, rispetto ad una valore medio generale 23,1 tiri/100 possessi. Il quantitativo di tiri tentati (7,7) fa inevitabilmente scendere la sua percentuale da 3, che si attesta al 37%. Al contrario, da più vicino di 6 metri e 75 centimetri, prende 20,6 tiri su 100 possessi rispetto ai 35,9 che in media prendono gli altri giocatori do Euroleague.

Chiudendo la parentesi per cervelloni, è, come di consueto, il momento dell’ultimo atto, cioè l’highlights finale. Per questa puntata faccio un’eccezione, giustificata dal derby in egual modo attinente, tuffandomi fuori dall’Eurolega, riproponendovi la beast mode di Janis Timma l’ultima volta che si è trovato di fronte il nemico CSKA in VTB League: 26 punti, 11/15 dal campo, 28 di efficienza.

 

 

 

Gaetano Gorgone
Gaetano Gorgonehttps://www.spreaker.com/show/pink-roll_1
Amante della pallacanestro in ogni sua forma ed espressione. Terrone di nascita e di residenza, se vi serve una foto di Manu Ginobili a Reggio Calabria mandatemi una PEC. "Non sei un po' troppo giovane per scrivere su Backdoor Podcast?" semicit.