Euroleague, la classe operaia in paradiso: Louis Labeyrie

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Labeyrie
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Altra settimana, altro turno di Euroleague, altro appuntamento con “la classe operaia in paradiso”. Prima di presentare il protagonista di questa puntata, voglio fare un passo indietro per andare a vedere come procede la stagione dei workers delle puntate precedenti. Alla faccia della cabala, i nostri underdogs si stanno facendo valere, anche in seguito alla menzione nei nostri pezzi. Sia Deck, che Giffey, che Sanli, si sono distinti per ottime prestazioni europee in date successive agli articoli che li riguardavano. Sperando che gli porti la medesima fortuna, iniziamo a parlare del nostro uomo per questo settimana, che sarà Louis Labeyrie. Il “capellone” di Valencia ha stupito tutti con una career night, venerdì contro lo Zalgiris.

Louis Labeyrie

Forse ve lo ricordate come “lo sconosciuto” del roster francese al mondiale, oppure come “il capellone” alto che gioca a Valencia. Eppure, Louis Labeyrie, tralasciando l’ironia sulla sua capigliatura (anche se vorrei sapere tanto chi sia il suo parrucchiere), è molto più di un giocatore di margine e lo ha fatto vedere l’altra sera alla Zalgirio Arena. Non buttiamoci, però, subito nel clou del discorso, andiamo innanzitutto a vedere chi era Labeyrie prima di venerdì scorso. Francesissimo, nato nella città del disastro del Concorde, dopo aver militato in squadre locali, diventa giocatore, inteso come tale, al Paris Levallois per il quale gioca per ben 5 anni. In questo tempo matura cestisticamente e mentalmente, tanto da venir scelto al Draft NBA 2014 dagli Indiana Pacers, che lo gireranno ai Knicks, tuttavia nessuno mai eserciterà i diritti sulle sue prestazioni (nonostante qualche apparizione in Summer League). La rampa di lancio della sua carriera è Strasburgo, formazione nella quale si trasferisce nel 2017. Qui dimostra perché gli osservatori americani avevano messo gli occhi su di lui, entrando nella Star Lineup della Champions League, riconoscimento che lo porta ad essere scelto dal Valencia per la stagione 2018/19. La scorsa stagione ha contribuito alla vittoria dei suoi in EuroCup, che ha consegnato ai valenciani la licenza EL per quest’anno, con 6 punti e 4 rimbalzi di media, lasciandoci anche questo schiaccione qui:

100 chilogrammi distribuiti su 209 centimetri, una discreta fisicità, un buon senso della posizione a rimbalzo, tiratore della distanza dagli alterni risultati. Queste le caratteristiche che hanno portato coach Vincent Collet a scegliere Louis Labeyrie come elemento di completamento per il roster francese del mondiale cinese. Una campagna molto positiva per i galletti, chiusasi con la conquista della medaglia di bronzo, con un Labeyrie utilizzato specialmente come specialista difensivo. La competizione è servita al giocatore non tanto a livello tecnico, quanto a livello psicologico, un perfetto boost per l’annata corrente. Una stagione condotta da secondo miglior rimbalzista della squadra, seppur con un apporto realizzativo davvero scarso. Infatti, il nostro amico Lab (ormai ci siamo affezionati), non era mai andato in doppia cifra di punti fino alla trasferta di Kaunas. Un altro dettaglio sulla sua prestazione? Belli-capelli aveva tirato 1/9 dal campo prima della notte magica lituana da 4/5 from behind the arc. Nell’intervista post gara gli hanno chiesto l’ultima volta in cui ha segnato 4 triple, lui ironicamente (ma nemmeno troppo) ha risposto “In practice”. 22 punti e 5 rimbalzi venuti dal nulla (direte voi)? Se fosse così la nostra puntata odierna sarebbe priva di significato. Dunque, la risposta ce la danno il boss e il collega del nostro operaio. Coach Ponsarnau, ha parlato di un ragazzo che non ha reso ad inizio stagione a causa di problemi fisici, ma che lavorando sta trovando continuità ed efficienza. A ciò si aggiunge Quino Colom, che involontariamente spezza una lancia a nostro favore, dicendo che “Labeyrie può dare questo tutte le sere” (riferendosi all’exploit di venerdì).

Ringraziamo Quino, che ci ha risparmiato, con il suo essere pragmatico, alcune righe che avremmo speso per spiegare la nostra scelta di questa settimana. Magari la sua predizione si trasformerà il realtà, confermando il trend positivo che sta accompagnando gli interpellati nella nostra rubrica. Intanto, chiudiamo con gli highlights della perfomance di cui abbiamo tanto sbandierato, facile tenere d’occhio quello con il cespuglio in testa.

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