Euroleague, la classe operaia in paradiso: Sertac Sanli

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Sanli

Ci ritroviamo con il terzo appuntamento della nostra rubrica a tema “la classe operaia in paradiso”. In seguito ai primi due episodi, nei quali abbiamo parlato di Deck e Giffey, questa settimana alziamo l’asticella ulteriormente, tuffandoci nella second unit dei campioni di Turchia. Il dodicesimo turno di Euroleague ci ha dato diversi spunti per il nostro protagonista odierno (oltre che un alto tasso di spettacolo), tuttavia alla fine abbiamo optato per Sertac Sanli, pivot jolly dell’Anadolu Efes. La storia della sua stagione è molto particolare, per questo motivo, e per la sua ultima prestazione, abbiamo deciso di raccontarvela.

Sertac Sanli

Se mi aveste chiesto il leitmotiv dell’inizio di stagione di Sertac Sanli, vi avrei risposto utilizzando solo tre caratteri: “DNP”. Già, perché sul referto del turco nelle prime quattro giornata di Euroleague leggerete solo questo acronimo (che sta per Did Not Play, per chi non lo sapesse) seguito da un’infinità di zeri. Ad interrompere questa striscia di NE (per dirla all’italiana), è stato un ingresso al quinto turno contro la Stella Rossa, Ataman gli concede gli ultimi 1:09 di partita, salvo, poi, relegarlo a 40 minuti di panca nelle due uscite seguenti. Successivamente, però, a causa di un avvenimento non felice per il suo team, la sua stagione svolta. Bryant Dunston, centro titolare dell’Efes, subisce un infortunio al braccio, che lo terrà fuori per un lasso di tempo indefinito, la dirigenza turca decide, comunque, di non intervenire sul mercato, poiché Dunston non ha subito fratture, né lesioni, dunque, spazio a Sanli. Passare dall’essere “il tizio alto che fa il riscaldamento con l’Efes”, all’esordire per 17 minuti al Sinan Erden Dome contro lo Zenit, non è mica un cambiamento da poco. I dubbi sull’eventuale capacità di poter tamponare l’assenza del suo titolare erano molteplici e fondati. Dunston è uno dei migliori difensori nella lega nel suo ruolo, soprattutto sui pick&roll, e anche a rimbalzo è un’ottima presenza. Effettivamente, il nostro amico Sanli è stato nel mirino degli attacchi avversari, che hanno cercato di portarlo lontano da canestro, sebbene l’ex Galatasaray abbia reagito discretamente. Sicuramente non ha potuto offrire la medesima solidità del suo titolare, ma ha dimostrato di riuscire a tenere il campo in una partita di Eurolega. Nei suoi primi 16:55 minuti europei (non considerando il minutino di gloria nella sfida al Crvena Zvezda) raccoglie 13 punti, con 14 di valutazione, che hanno stupito chi diffidava della sua compatibilità con il ben oliato sistema efesino. Chi non ha mai dubitato del proprio pupillo, sono i tifosi della nazionale turca, che lo apprezzano particolarmente. Questa passione è una cosa reciproca, come abbiamo potuto notare durante il mondiale cinese; nonostante un minutaggio non esorbitante, il buon Sertac, in ogni caso, tira fuori sempre il meglio di sé con la canotta della propria nazionale. Vi allego la nostra abituale prova video, che, nello specifico, sono i full highlights di un’esibizione da 15 punti nel solo terzo periodo di gioco, risalente ad un Turchia-Ucraina del 2017.

Mettendo da parte la digressione riguardante la selezione turca, torniamo a focalizzarci sull’ultimo mese d’oro del main character del pezzo di oggi. La settimana adiacente al preludio della vittoria contro lo Zenit, è quella della prima trasferta finalizzata allo scopo di mettere piede in campo e non fare una gita fuori porta infrasettimanale (troppo crudele? forse sì) per Sanli. Il doppio turno franco-milanese si è rivelato un successo per la formazione vice campione d’Europa, il nostro operaio non è esente, anzi, è autore di due ottime prove soddisfacenti, profondamente diverse l’una dall’altra. La prima, è un rilancio rispetto alla performance di pochi giorni prima, i punti, questa volta, sono 15 e ci sono anche 5 rimbalzi, che aiutano molto nel domare l’ASVEL. La seconda, è una discreta prova di maturità al Forum di Assago, poiché, in una serata no, nella quale a prendere la scena è il compagno di reparto Pleiss, big Sanli riesce a non nuocere alla squadra, e non è così scontato. Il post Milano, tra le mura amiche, si chiama Bayern ed è teatro di un ennesimo upgrade prestazione, sul referto i punti sono 17, frutto di un clamoroso 7/8 al tiro dal campo, con un unico errore in lunetta (3/4). Il crescendo ha il suo apice venerdì scorso, con la partita che gli ha consegnato la dedica per lui in queste righe. In quel di Vitoria, sebbene si tratti perlopiù di garbage time, c’è un proletario che si vuole ergere ad imperatore, e ci riesce benone. Il season high di punti viene alzato a quota 18 e, se eravate meravigliati delle sue percentuali contro il Bayern Monaco, sarete di certo scioccati dal 9/9 (20 di valutazione) nel Black Sanli Friday.

Il rientro di Dunston sembrerebbe abbastanza vicino – si parla di un possibile rientro già in settimana – e siamo tutti curiosi di sapere cosa ne sarà di Sertac Sanli. Tornerà a sedersi sul gelido bordo della panchina dell’Efes o si meriterà un posto nella rotazione dei biancoblu di Istanbul? Fossi nel coaching staff dell’Anadolu, osservando il video di qui sotto, con oggetto tutte le giocate di Sanli contro il Baskonia, un pensierino ce lo farei. Intanto, Sertac si guadagna il suo spazio su Backdoor Podcast, il resto lo scopriremo solo vivendo.