EuroLeague Playoffs: la preview di Barcellona-Zalgiris

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Siamo arrivati, finalmente, al momento decisivo della stagione di EuroLeague: i playoffs. Noi vi accompagneremo per tutta la durata di queste settimane con i nostri approfondimenti, partendo innanzitutto dalle preview che faremo di ogni serie. La prima che andiamo ad analizzare è quella tra Barcellona Zalgiris, uno scontro sulla carta impari ma che potrebbe riservare qualche piccola sorpresa. Sarà la serie del ritorno dei lituani ai playoff: l’ultima volta era stata con Sarunas Jasikevicius nella stagione 2018-2019, guarda caso proprio il coach della squadra che si ritroveranno come avversaria. Tralasciando romanticismi e intrecci da headline, proviamo a capire quali fattori incideranno di più sulla serie con la nostra preview.

 

Precedenti stagionali in EuroLeague

I precedenti stagionali tra le due squadre sono i seguenti: 73-72 Zalgiris in casa all’andata il 20 ottobre, 93-74 Barcellona in casa al ritorno il 2 marzo. Due risultati decisamente dissimili tra di loro, arrivati anche in due momenti diversi della stagione. All’andata, i lituani potevano contare su un Keenan Evans in formato MVP, che quella sera segnò 18 punti. Al ritorno, lo Zalgiris era una squadra decisamente diversa e il Barcellona arrivava da quattro vittorie consecutive in EuroLeague. Guardando alle statistiche dei due match, nel primo caso parliamo ovviamente di una partita equilibrata, in cui la differenza l’avevano fatta le percentuali dall’arco (37.5% Zalgiris contro il 31.6% Barcellona). Il finale era stato un thriller emotivo, con il famoso “non-tiro” finale di Satoransky che aveva consegnato la gara ai padroni di casa.

Nella gara di ritorno, per gli spagnoli decisiva era stata la prestazione di un Mirotic da 28 punti condita da ben 26 assist di squadra. Lo Zalgiris, al contrario, aveva prodotto una prova troppo brutta per essere vera: solo due triple segnate e 14 palle perse a fronte di 11 assist di squadra.

 

FC BARCELONA

Il resoconto della stagione di EuroLeague giocata dal Barcellona è sicuramente positivo. La squadra di Jasikevicius si è classificata seconda in regular season, a una sola vittoria di distanza dall’Olympiacos delle meraviglie. Qualche scricchiolio, comunque, si è intravisto. Il roster notevolmente cambiato rispetto alla passata stagione ha dovuto trovare dei propri equilibri, così come il coach lituano ha dovuto capire come far rendere al meglio i giocatori che aveva. Inoltre, non è stato facile gestire l’infortunio di Mirotic, che ha lasciato la squadra per lunghe settimane senza la propria pedina più importante e poi l’ha dovuta reinserire. Un on/off che non è mai facile da gestire. La sensazione che la stagione degli spagnoli ha lasciato nella bocca di tutti, comunque, è quella di un boccone dolceamaro nonostante i risultati. Il Barca non ha mai brillato eccessivamente, ma anzi ha spesso arrancato contro avversari diretti. Il bilancio con l’Olympiacos, infatti, dice 2-0 per i greci, quello con il Real Madrid 1-1. In generale, stagione fino a ora positiva ma non dominante.

Punti di forza e punti deboli

Il punto di forza sicuramente più importante della squadra di Jasikevicius è il tiro da tre. Il Barca, infatti, è la squadra con la migliore percentuale dall’arco dell’intera Eurolega: 40.3%. Le triple tentate di media in realtà non sono molte, 25 a partita, ma i numeri parlano di una squadra che fuori dall’area sa colpire eccome gli avversari. Tutto questo è agevolato da una buona rotazione del pallone da parte degli spagnoli, che di media producono 20.3 assist a partita (quarta migliore in EuroLeague). In generale, tuttavia, la squadra blaugrana non è solita fare affidamento al proprio attacco tanto quanto alla propria difesa. L’offensive rating degli spagnoli è di 100.6, 9° in Eurolega, mentre il defensive rating è di 96.1, 4°. Dal punto di vista delle individualità il Barça si affida ovviamente molto a Nikola Mirotic, miglior realizzatore della squadra con 15.9 punti di media. Il miglior tiratore da tre della squadra invece è Satoransky, con il 50.8% a fronte di 2.1 tentativi. Ma in generale, gli spagnoli annoverano tra le loro fila ben 6 giocatori con medie superiori al 40% di realizzazione dall’arco.

 

ZALGIRIS KAUNAS

Per lo Zalgiris Kaunas possiamo parlare, a tutti gli effetti, di una stagione straordinaria. Ad inizio anno nessuno pensava potessero raggiungere i playoff, e noi stessi nel nostro power ranking li avevamo posizionati nel tier più basso. La squadra di Maksvytis invece ha stupito tutti, con un inizio di regular season decisamente positivo e un finale ancora più dolce. In mezzo, mille peripezie: la più importante ha riguardato sicuramente l’infortunio di Keenan Evans, che sembrava aver sbarrato definitivamente la porta dei playoff ai lituani. Lo Zalgiris invece non ne ha voluto sapere: anche con un roster inferiore a livello di qualità ma con le aggiunte di Taylor e Polonara, è riuscito nell’impresa di guadagnarsi un posto ai playoff. Nulla di più meritato per la squadra di Kaunas, che si affaccia ai playoff con niente da perdere e tutta la voglia di provare a togliersi qualche soddisfazione.

Punti di forza e punti deboli

Lo Zalgiris è una squadra che fa della propria fisicità una caratteristica importante. Gli uomini di Maskvytis hanno corpi importanti praticamente in tutti i ruoli, e le loro statistiche rispecchiano queste qualità. I lituani non eccellono né in offensive rating (96.8) né nel defensive rating (97.4), ma sono invece nell’élite delle squadre a rimbalzo. Lo Zalgiris è sesto per rimbalzi di media catturati in EuroLeague con 30.4, ma soprattutto quarto in quelli offensivi con 9.8. Merito di Kevarrius Hayes, uno dei migliori rimbalzisti offesivi del torneo a 2.3 di media, ma anche dei vari Smits, Birutis e Ulanovas. Oltre a questo, la squadra di Kaunas è sesta in Eurolega per stoppate (2.6 di media). Non bene, invece, la statistica degli assist: solo 14.4 di media, penultima squadra in Eurolega. Inoltre, la squadra di Maksvytis preferisce sviluppare il proprio gioco più lentamente e a metà campo, avendo un pace molto basso: ultimi per numero di possessi in Eurolega a 78.7 di media. Dal punto di vista individuale, il miglior realizzatore della squadra (tralasciando Evans) è il rookie Ignas Brazdeikis, con 11.4 punti di media.

 

CHIAVE DELLA SERIE

Guardando i punti forti e quelli deboli delle due squadre, non sembrano esserci molti spiragli di speranza per lo Zalgiris. Il Barcellona, infatti, ha tutti i mezzi anche solo fisici per contrastare gli avversari, lasciando da parte il talento decisamente in favore degli spagnoli. Nonostante questo, la squadra di Jasikevicius nelle annate più recenti ha sempre faticato ai playoff, chiudendo i quarti con un 3-2 sia la scorsa stagione che quella prima. Una piccola luce allora si accende per i lituani, che nella serie possono anche fare leva sul fattore mentale: niente da perdere per lo Zalgiris, tutto da perdere per il Barcellona. Il giocatore chiave in questo senso potrebbe essere Edgaras Ulanovas, che in questa stagione è tornato agli alti livelli di gioco che più gli spettavano. Il lituano è un all-around capace di rendersi utile in qualsiasi momento e parte del campo, grazie alle sue letture e capacità sia in attacco che in difesa. Sarà interessante capire gli accoppiamenti difensivi che Jasikevicius sceglierà, e in questo senso la scelta potrebbe ricadere con ogni probabilità su uno specialista come Satoransky. Nel caso, la sfida tra i due sarà da tenere d’occhio.

 

PRONOSTICO BDP

Barcellona-Zalgiris 3-1, con i lituani che potrebbero riuscire a strappare una vittoria agli avversari grazie al fattore Zalgirio Arena.