Come ogni cambio di regolamento che si rispetti, anche le modifiche alle gestione del rapporto tra arbitri, allenatori e giocatori che saranno apportate di qui a pochissimo in EuroLeague hanno generato discussioni. Già in estate all’EuroLeague Head Coaches Board Congress di Antalya c’era stata occasione di un confronto tra l’associazione dei coach e quella degli arbitri, alla ricerca di una maggiore trasparenza e chiarezza di ciò che compete ai fischi della terna arbitrale e ciò che può essere oggetto di chiarimento dalle panchine e dagli atleti sul parquet.
Cosa effettivamente porterà a un miglioramento è ancora impossibile definirlo: per farlo occorre almeno vederlo sul campo, ed eventualmente in seguito esprimere un giudizio nel lungo periodo. Al momento è necessario, in nome della chiarezza tanto agognata, essere altrettanto limpidi e cristallini nell’indicare i cambiamenti rispetto alle passate stagioni per evitare fraintendimenti quando ci si accorgerà di cose “diverse”. Ecco le novità, punto per punto, incluse nel regolamento di EuroLeague:
- I capi allenatori potranno usufruire di due challenge durante ogni gara, uno dei quali chiamato obbligatoriamente entro i primi 38′ di gioco pena la perdita della possibilità di chiamarlo. Per preservare il ritmo partita, gli arbitri potranno revisionare al monitor la decisione su un fallo solo negli ultimi 2′ della partita o negli ultimi 2′ del tempo supplementare. Gli allenatori potranno comunque chiedere, attraverso l’utilizzo di un challenge, una revisione su un fischio su fallo anche prima degli ultimi 2′.
- Due nuove tipologie di fischi saranno ora soggette a possibile revisione: 1) fallo sull’azione di tiro o precedente a essa; 2) in caso di dubbio tocco della palla sul ferro, valutazione del reset del cronometro ai 24″ o ai 14″ a seconda della squadra che entra in possesso dopo il tocco del ferro. In entrambi i casi, gli allenatori potranno chiamare un challenge per chiedere agli arbitri di rivedere l’azione. La terna, d’altro canto, può recarsi di sua spontanea volontà al monitor per rivedere questa situazione solo negli ultimi 2′ di partita o negli ultimi 2′ del tempo supplementare.
- D’ora in avanti, ogni giocatore o membro dello staff che si allontanerà dalla panchina durante un alterco sul campo ma che non parteciperà attivamente all’alterco stesso non sarà squalificato. Gli arbitri potranno rivedere le immagini e stabilire quali degli uomini della panchina abbiano sostanzialmente contribuito alla colluttazione.
- Il gioco, in seguito a tutte le situazioni di palla contesa, riprenderà con una palla a due alzata nel cerchio più vicino alla zona di campo dove la contesa è stata generata, sia essa stata più prossima al centro del campo o alla linea del tiro libero.
Le scelte sono chiare, la comunicazione anche. Affinché lo sia anche l’effettiva applicazione, è compito di tutte le parti in gioco convergere nella stessa direzione per tradurre le belle parole in limpidi fatti.