Euroleague – La sorpresa Efes, Ataman verso le Final Four?

Se si guarda la classifica di Euroleague non può fare a meno di notare che, dopo il solito trio composto da Cska-Fenerbahce-Real Madrid, troviamo il sorprendente Efes di coach Ataman. Cosa ha trasformato l’ultima classificata della scorsa stagione (7 vinte 23 perse) in una seria candidata alle Final Four?

LA COSTRUZIONE SENSATA

Ataman e la società sono riusciti in estate a fare quello che nella stagione precedente era completamente mancato: una costruzione sensata del roster per evidenziarne pregi mascherando le lacuneCome già evidenziato dal nostro Cappe l’Efes ha affiancato a Dunston un lungo complementare come Moreman, capace di aprire il campo con il suo 44% dall’arco, mentre negli esterni le aggiunte di Larkin e Beaubois hanno portato capacità di palleggio e gestione dell’azione fondamentali nell’Eurolega moderna. Una vera rivoluzione che non si è limitata a stravolgere il roster ma lo ha ricostruito con un senso logico non da tutti.

LA CRESCITA DI VASILIJE MICIC

Fondamentale nell’annata dell’Efes la crescita di un giocatore come Micic, guardia perfettamente in grado di crearsi lo spazio per il tiro ma anche di creare occasioni per i compagni, come dimostrano i 5,6 assist ad allacciata di scarpe. L’ex Zalgiris ha sensibilmente migliorato ogni statistica rispetto all’anno precedente, in particolare è passato dal 35% al 46% dall’arco aumentando anche il numero di conclusioni. Emblematica la prestazione da 24 punti al Pireo con un 4/7 da 3 punti.

IL TIRO DA TRE PUNTI

Il tiro non è cresciuto solo in Micic ma in tutta la squadra. L’Efes con un solido 43,8% dall’arco è una delle squadre più pericolose di tutta l’Euroleague e lo è grazie alla grande quantità di tiratori pericolosi presenti a roster. Micic, Beaubois, Simon, Motum e Anderson, tutti giocatori pericolosi e non battezzabili dalle difese, in grado di aprire il campo per giocatori interni come Dunston ma anche per le linee di penetrazione degli esterni.
Il basket moderno ormai si fonda su questa capacità di aprire l’area (anche con i lunghi) e l’Efes applica questo concetto alla perfezione.

SCALPI IMPORTANTI

Mai come nella moderna Euroleague è importante vincere sui campi difficili e contro le dirette rivali. Ci riesce l’Efes che a inizio stagione supera il Fenerbache e di recente stravince sul difficile campo dell’Efes.
Sono due vittorie distanti tra loro che evidenziano una continuità di risultato. Nel mezzo ci sono 5 vittorie consecutive tra sesta e decima giornata, a cui segue una sconfitta in volata sul campo del Real Madrid. Dopo le brutte doppie sconfitte con Cska e Barcellona la truppa di Ataman ha immediatamente rialzato la testa schiacciando Bayern, Zalgiris e un Kimkhi reduce dalla vittoria contro il Fenerbahce.
Forse la vera forza di questo Efes è coach Ataman, legittimo candidato al premio di Coach of The Year

Dario Destri
Dario Destri
Malato di palla a spicchi, Steve Nash come religione di vita. Tifo i Suns perché vincere gli anelli Nba evidentemente non fa per me. Se non vi piacciono le Final Four di Eurolega non vi voglio nemmeno conoscere (quasi cit)