Tre turni di Euroleague alla spalle, compresa una settimana dal doppio impegno. Sicuramente poco ma abbastanza per farci divertire con il più classico dei top e flop. Chi ha deluso? Chi ha sorpreso? Ma soprattutto perchè non funziona mai il cronometro?
TOP 3
Olimpia Milano: partiamo dall’Italia e l’Olimpia Milano non può che essere tra i top di questo inizio. Record di 2-1 tra cui una sconfitta tirata contro il Real Madrid e una grande vittoria al Pireo. James e Micov sono tra i migliori realizzatori della competizione, Brooks è quinto tra i migliori rimbalzisti e Nedovic ha portato quella razionalità che tanto mancava a Milano. Sotto i tabelloni domina Gudaitis mentre Pianigiani sta gestendo molto bene le rotazioni. Potevano sperare di meglio i tifosi biancorossi?
Zalgiris Kaunas: Non inganni il record negativo (1-2) lo Zalgiris ha dimostrato di essere un ostacolo duro per chiunque. Sconfitto col Baskonia, vittorioso a Istanbul contro l’Efes, ha ceduto solo nel finale contro il Fenerbahce dopo aver condotto a lungo. Cedere sotto i colpi di Sloukas non è un dramma (lo fanno in molto) ma l’inizio di stagione ha dimostrato che Jasikevicius è uno dei migliori coach in circolazione non per caso. E passare a Kaunas sarà difficile per tutti
Passano gli anni, cambiano le squadre ma li in cima ci sono le solite tre. Fenerbahce, Cska e Real Madrid. Non c’è niente da fare le più forti sono sempre loro e confermano il loro essere al top e questo potrebbe anche non essere un bene per la Euroleague.
Però il massimo valore espresso è il loro ed è giusto che siano davanti a tutte.
FLOP 3
Non un buon inizio per il Khimki che parte con un brutto 0-3 pur giustificato da alcune avversarie non certo semplici. Brutto il tonfo iniziale con l’Olympiacos, sempre sotto col Fenerbahce (al massimo in parità) e sconfitti da un buzzer beater dall’Efes, in una partita che oggettivamente era da vincere in ottica playoffs. In tutto questo Shved domina in ogni modo possibile, e forse il problema sta proprio qui. Squadra troppo Shved-centrica? Il russo è un talento straripante (28 punti di media) ma è anche molto condizionante, e forse questo non aiuta molto l’alchimia della squadra. Ma si può davvero limitare Shved?
Nuova stagione stesso Barcellona. Bilancio che dice 1-2 con una sconfitta a Mosca (comprensibile) e un’altra contro il Gran Canaria (molto meno comprensibile). La squadra fa fatica a ingranare, Pangos porta il suo mattoncino ma deve ancora integrarsi, Heurtel spara a salve mentre Kuric (eccezionale) tiene viva la squadra con il suo tiro. La sensazione è che il cantiere sia ancora ampiamente in corso e non basta la vittoria di Monaco per far svanire i dubbi.
Se lo sono chiesti più volte anche i cronisti di Eurosport, ma com’è possibile che ogni settimana in ogni partita c’è sempre un problema al cronometro? Porta sfiga la Euroleague o gli impianti non sono all’altezza? Un mistero che non riesco a spiegarmi ma che è diventato un po’ irritante.