Eurolega, Ataman senza pietà: “Ci hanno defraudati”

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Ataman

A pochi giorni dall’inizio della Regular-Season 2020/21 di Eurolega coach Ergin Ataman non si da pace per la sospensione della passata stagione dove il suo Efes era il chiaro favorito per il titolo.

Il 1° ottobre, sperando vada tutto per il meglio, proprio l’Anadolu Efes darà il via alla nuova stagione di Eurolega andando a fare visita al nuovissimo e molto intrigante Zenit San Pietroburgo, un Efes che a differenza dei vari CSKA Mosca, Barcellona, Real Madrid e la stessa Olimpia Milano non si è rinforzato durante la pausa; per i turchi solo rinnovi importanti come quelli di Shane Larkin, Bryant Dunston e Chris Singleton, squadra che stava per vincere non si cambia vista la superba stagione passata ma proprio quel “stava per” non va ancora giù.

In una recente intervista a FANATIK coach Ataman non le ha mandate a dire mostrando ancora qualche risentimento sulla sospensione della stagione di Eurolega 2019/20 dove i bianco-blu sarebebro partiti come favoriti alle Final Four:

L’Efes è una delle squadre che ha subito la più grande ingiustizia nella storia dello sport…È una squadra che aveva due vittorie in più rispetto al suo rivale più vicino con solo sei partite alla fine della stagione regolare e ci hanno riconosciuto come i favoriti numero uno alla conquista del titolo. A quel tempo era giusto fermare le partite. Non c’è motivo valido per cui la stagione non sia finita soprattutto dopo aver visto l’NBA e le leghe di calcio…Ci è stata fatta una grande ingiustizia. Non c’era alcuna garanzia che saremmo stati campioni, ma se avessimo perso avremmo dovuto perdere in campo.

Ataman ha inoltre sottolineato come l’assenza del pubblico possa essere uno svantaggio per i suoi ragazzi che tra le mura della Sinan Erdem Arena si esaltavano davanti ai propri tifosi. Di sicuro l’Efes non sarà l’unica squadra penalizzata da questa situazione, perché se pensiamo a Maccabi Tel Aviv, Fenerbahce e Stella Rossa, l’impatto di pubblico in quei match è molto più forte. Intanto accontentiamoci di vedere le squadre in campo, sperando che quanto prima ci possano essere anche i tifosi.

 

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