È stata una settimana pienissima di basket con tanta Eurolega che ha deliziato i nostri palati grazie a partite tirate e colpi di scena, ma anche l’NBA non ha mollato un colpo abbracciando un nuovo protagonista, mentre la serie A si prepara per gli ultimi colpi.
Ci sono tre topi importanti, uno per competizione che vanno analizzati:
Il ritorno di Jerrells
La figura di Curtis Jerrells non può che essere collegata a “The Shot”, il tiro che ha segnato la storia del nostro campionato in quella gara 6 di Milano ha Siena, che ha di fatto consegnato lo scudetto ai biancorossi con grande senso del dramma. I “maligni” potrebbero dire che con quel tiro si è guadagnato il paradiso e un contratto praticamente sempre in Italia, infatti dopo Sassari ora arriva anche Venezia. Come riportato da Emiliano Carchia di Sportando, i lagunari sarebbero vicinissimo a un accordo con il giocatore americano che, a prima vista, sembrerebbe una polizza assicurativa in caso d’infortuni per i playoff.
L’esordio di Mike James
La stagione di Mike James è stata sulla ribalta praticamente per tutta la sua durata, a causa degli screzi reiterati con coach Itoudis, un contratto faraonico e anche delle prestazioni da potenziale MVP di Eurolega. Dopo l’ultimo screzio il campione da Portland si è rimesso sul mercato NBA e ha agguantato un decadale con i Brooklyn Nets potenzialmente strizzando l’occhio anche a un eventuale titolo in caso di riconferma. Sono stati 21 i minuti in campo questa notte per l’ex Olimpia Milano con anche un canestro dei suoi in allontanamento da tre punti. Che sia la svolta americana della carriera di MJ? Sarà anche curioso se fosse vera la possibilità che l’uscita dal contratto con il CSKA sia temporanea con la possibilità di rientrare a Mosca nella prossima stagione (in caso di addio di Itoudis). La situazione è particolare, come il soggetto in questione.
La difesa (e non solo) di Daniel Hackett
Quante volte abbiamo parlato di come l’apporto di Daniel alle sue squadre si sia alzato proporzionalmente alla posta in palio? Potremmo dire che è sempre stato un coltellino svizzero in grado di dare difesa e intensità al fianco di grandi campioni o anche punti e leadership quando i big mancano. In queste prime due partite contro il Fenerbahce le prestazioni di Hackett sono state notevoli sui due lati del campo, ma soprattutto in attacco dove ha chiuso gara due con un floater e ha punito costantemente da tre punti quando è stato coinvolto.
Il CSKA non può prescindere da lui, oggi più che mai, anche se sembra un CSKA in versione povera…e vorremmo vedere vista l’assenza di due calibri come Milutinov e James che a bocce ferme li avevano resi praticamente ingiocabili. Ma con Hackett nulla è precluso.