Eurolega, F4 preview: road to Colonia, Olimpia Milano

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Olimpia Milano

Ventinove anni sono lunghi, quasi infiniti per chi è stato più volte sul tetto d’Europa nel secolo scorso: per l’Olimpia Milano, però, ora l’attesa è finita. La squadra di Ettore Messina è l’outsider di queste Final Four di Colonia. Non era una delle favoritissime ad inizio stagione, come le altre tre formazioni arrivate all’atto finale, ma ha le carte in regola per giocarsela.

MOMENTO DI FORMA

Dopo una stagione caratterizzata da numerosi stop fisici, i biancorossi arrivano all’atto finale nelle migliori condizioni possibili. Il piccolo fastidio accusato da Kevin Punter, che gli ha fatto saltare gara 2 delle semifinali italiane, non preoccupa ed il numero 0 sarà regolarmente al suo posto nella sfida di domani sera contro il Barcellona. Dunque, coach Messina avrà tutto il roster al completo e potrà giocare con la squadra migliore.

Le cinque vittorie su cinque partite nei playoff italiani, il dominio con cui ha travolto tre giorni fa Venezia nel secondo episodio della semifinale e le confortanti prove di Delaney e Datome, i due giocatori un po’ più in difficoltà post infortuni, sono tutti elementi che fanno sorridere l’intero ambiente milanese. Pur nella consapevolezza della necessità di una doppia clamorosa impresa, per tornare sul tetto d’Europa, a 33 anni di distanza dalla doppietta 1987-1988. Già esserci, però, è un successo.

I CONFRONTI IN STAGIONE

L’Olimpia è 0-2 con il Barcellona. I biancorossi hanno giocato una buona partita in trasferta, restando davanti nel punteggio per oltre tre quarti, per poi crollare negli ultimi 7 minuti e subire una sconfitta anche piuttosto pesante nel punteggio (87-71). Una gara però giocata dalla squadra di Ettore Messina senza un giocatore chiave come Sergio Rodriguez.

Al ritorno il Chacho c’era, era assente Malcolm Delaney, ed i catalani fornirono una prova di forza impressionante (72-56). Milano era reduce da una lunga striscia di successi ed era addirittura uno scontro diretto per il primo posto in classifica, ma non ci fu partita. Un dominio su entrambi i lati del campo, con l’AX in difficoltà soprattutto contro la difesa del Barça.

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Fabio Cavagnera
Lo sport ed il basket sono da sempre la mia passione, diventati poi il mio lavoro, da ormai il lontano 1998 (eh già, sono quasi tra gli 'anziani'). E Backdoor Podcast lo ritengo un mix tra passione e qualità.