La quiete dopo la tempesta: così si potrebbe riassumere l’ultima settimana vissuta dalla Virtus Bologna. La squadra di Scariolo, venendo dalla cocente sconfitta in Coppa Italia e i rumors sul futuro del suo coach, ha dimostrato nell’ultimo turno di Eurolega di poter ancora ambire ai playoff con una vittoria fondamentale sul Baskonia. Un po’ di pace per le Vu Nere, che proprio nella vittoria di ieri sera hanno ritrovato anche un giocatore chiave nelle proprie rotazioni: Awudu Abass. L’italiano, fermo praticamente da due anni a causa degli infortuni, nel bel mezzo della tempesta ci ha passato tanto tempo, ma nella gara giocata poche ore fa ha dimostrato di esserne uscito e di essere pronto a dare una mano ai suoi compagni.
Il calvario di Abass è cominciato il 27 Settembre 2021. La prima versione della Virtus di Scariolo arrivava da una vittoria in Supercoppa e, all’esordio in campionato, vince contro l’Aquila Trento. Durante la gara, tuttavia, Awudu subisce un infortunio molto grave: lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Questo significa operazione con conseguenti mesi di stop: la stagione di Abass si ferma alla prima settimana di campionato.
Quest’estate l’ex Germani Brescia sembrava aver recuperato pienamente dalla lesione, ma il destino sceglie di tenerlo ancora fuori dal parquet. Durante la semifinale del Trofeo dalla Riva, Abass subisce un nuovo infortunio nell’amichevole contro la Reyer Venezia. Il responso è, ancora una volta, pesante: artroscopia al ginocchio destro, rivalutazione nei 90 giorni successivi. L’italiano è quindi costretto ai box per un’altra metà di stagione, dovendo perdersi anche le qualificazioni ai Mondiali dell’Italia dopo aver lasciato sul piatto Eurobasket. La sorte gli è avversa, la sfortuna sembra non finire mai e il calvario si protrae a lungo.
Tutto questo fino al 29 Gennaio, giorno in cui Abass fa finalmente il suo ritorno in campo. Solo 6 minuti per lui nella vittoria della Virtus su Verona, ma simbolicamente sono i 6 minuti più importanti della sua carriera. Dopo un anno e mezzo di stop, Awudu torna a calcare il parquet e poter giocare a pallacanestro. Da quel momento, colleziona altri 54 minuti in 5 partite tra campionato e Final Eight. Punti segnati? Solo cinque, ma Scariolo commenta in conferenza stampa dopo la vittoria su Tortona in semifinale quanto il suo rientro sia già fondamentale:
Ci sta dando una mano, noi cerchiamo di non farlo esagerare, non vogliamo correre rischi evitabili. E’ un giocatore fisico e gioca col cuore. Crediamo possa giocare a livello europeo, per ora gli manca moltissimo, ma arriverà. E dietro ci sta già dando una bella mano. Avere un esterno in più che può giocare in due posizioni è una bella sensazione.
Arriviamo, quindi, a ieri sera. Bologna scende in campo contro il Baskonia in una sfida fondamentale per le sue ambizioni playoff di Eurolega, e Scariolo dà seguito alle parole appena menzionate facendo partire Abass in quintetto. Dopo poco più di quattro minuti di gioco, Awudu ripaga il suo allenatore con i primi due punti segnati in Eurolega. Da lì inizia una prestazione incredibile: 21 minuti in campo, 10 punti e un 4/4 dal campo preziosissimo.
Ancora più incredibile, tuttavia, è quello che Awudu Abass fa nella metà campo difensiva. Scariolo gli affida, alternativamente, le bocche da fuoco migliori degli avversari: Markus Howard, Vanja Marinkovic e Rokas Giedraitis. Per qualche minuto, deve difendere anche su Costello, mostrando una versatilità che in pochissimi hanno all’interno del roster bolognese. Su ognuno marcatura Abass fa un lavoro eccellente, non facendosi mancare anche una stoppata spettacolo in rotazione difensiva.
La serata di ieri, insomma, dimostra quanto un Abass sano possa essere importante per questa squadra. In campionato la sua presenza garantisce maggiore solidità e affidabilità nel reparto italiani, in Eurolega dà ancora più profondità e fisicità al roster di Scariolo. Awudu è finalmente tornato e potrebbe rappresentare per le Vu Nere un nuovo, fondamentale acquisto. E tanti saluti alla tempesta.