Eurolega: il responso del meeting tra i club azionisti

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Mai come in questo periodo i club azionisti di Eurolega si sono trovati davanti a tante matasse da sbrogliare. In primis la situazione del CSKA Mosca, tecnicamente escluso dalla competizione ma la cui situazione non è ancora del tutto chiara. Oltre a questo, il tema della successione a Jordi Bertomeu continua a tenere banco. Nella giornata di oggi è arrivato il tanto atteso meeting, che sembra aver fornito qualche indizio in più almeno sul primo problema.

Prendiamo quindi in considerazione il comunicato ufficiale di seguito riportato, analizzando punto per punto quali sono stati i responsi della riunione odierna.

 

Decisions of the ECA General Assembly 
The Euroleague Commercial Assets Shareholders met on Friday, July 8, 2022, and made the following decisions:

1.Reviewing and approving the list of participating teams in the 2022-2023 Turkish Airlines EuroLeague and 7DAYS EuroCup competitions.

2.To modify the EuroLeague competition bylaws with the addition of a new article that regulates the consequences of the application of article 151 (‘Unforeseen circumstances’), more specifically the limitation of the impact on Licensed Clubs’ rights and their participation in governing bodies.

 

 

 

 

 

 

 

Per quanto riguarda il primo punto, i team che parteciperanno all’Eurolega dell’anno prossimo sono noti ormai da settimane. Rispetto all’anno scorso, il board ha escluso le russe e concesso le wild card a Partizan Belgrado e Valencia. Oltre, ovviamente, alla Virtus Bologna entrata in direttissima grazie alla vittoria dell’Eurocup. Diciotto le squadre in Eurolega, venti quelle nella competizione sponsorizzata 7Days. In mattinata c’è stato anche l’incontro tra questi ultimi venti club, che hanno pianificato la prossima stagione di Eurocup e hanno conosciuto i propri avversari di girone dalle urne. Insomma, pochi dubbi riguardo quelle che saranno le partecipanti delle due massime competizioni europee l’anno prossimo.

Decisamente più interessante potrebbe essere la seconda risoluzione portata dal meeting di questa mattina. Qui viene citato l’articolo 151 dello statuto di Eurolega, a cui verrà applicata un’appendice. L’articolo, così come creato in origine, dice questo:

Article 151. Unforeseen Circumstances – Any matters not provided for in these Regulations, such as cases of force majeure, will be decided by the Euroleague Basketball CEO. These decisions are to be ratified by the ECA Shareholders Executive Board.

Con la piccola modifica ratificata dai club in mattinata, si applica una limitazione a questo articolo. Secondo il 151, in strani casi di forza maggiore le decisioni infatti devono essere prese dal board dei club azionisti di Eurolega. Peccato che in questo caso la decisione da prendere riguardi proprio uno degli shareholders, ossia il CSKA Mosca. Non è chiaro di preciso quale sia il cambiamento apportato, ma molto probabilmente le varie società hanno scelto di togliere il diritto di voto alla squadra russa, che nella prossima stagione non parteciperà neanche alla competizione. Potrebbe questo essere un passo fondamentale, compiuto in funzione di ulteriori mosse ufficiali da effettuare nei confronti del club di Vatutin.

Nessuna notizia ufficiale invece sul fronte CEO di Eurolega. Nei giorni scorsi si è parlato molto della successione a Jordi Bertomeu, e il nome scelto è quello di Dejan Bodiroga. Il problema maggiore è che, all’interno del board, non c’è unione di intenti sulla questione.

Secondo il Mundo Deportivo Real Madrid, Barcellona, Baskonia, Fenerbahce e Efes si sarebbero fortemente opposti al licenziamento dell’attuale presidente di Eurolega. Per queste società, un cambiamento di questo tipo metterebbe fortemente a repentaglio gli interessi di tutti i club. Le altre sei squadre sono state accusate di abuso di potere in questi mesi e, sempre secondo il quotidiano spagnolo, gli oppositori si riservano il diritto di procedere per vie legali in caso di un’effettiva sostituzione di Bertomeu. Una situazione tutt’altro che calma quindi, e a cui va trovata una soluzione al più presto. Come risolvere la questione nel modo più semplice possibile? Ci sentiamo di dire che far vincere la maggioranza, per quanto risicata, non sarebbe una cattiva opzione.

 

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Marco Marini
Marchigiano fuori sede, studio Relazioni Internazionali e nel frattempo mi diletto a scrivere della mia più grande passione: il basket.