Uno dei migliori su una panchina del college basket, ma l’assolutismo è questione di gusti personali. È insindacabile però che abbia avuto una carriera non senza macchie dal punto di vista extra cestisti e l’arrivo in Europa per tentare un’impresa da santone del gioco l’anno scorso con il Panathinaikos che ha riabbracciato quest’anno, ne hanno ristabilito l’immagine extra cestistica, anche se la sua decisione di oggi fa discutere non poco.
Hope we can finish the season with the Euroleague. I will treasure coaching the PAO players for the rest of my life. Hoping we find a vaccine and a cure soon.
— Rick Pitino (@RealPitino) March 14, 2020
Rick Pitino non riesce nell’impresa
Dopo la scorsa stagione l’idea di Giannakopoulos era di confermare Pitino, che però ha chiesto tempo obbligando quindi il Pana a virare su altre soluzioni. Pedoulakis non ha mai prodotto risultati e allora richiamare l’ex coach di Louisville è stato quasi automatico, considerato il fatto che poi è diventato anche coach della nazionale greca non senza polemiche. Il coach del Pana che allena anche l’altra sponda di Atene con la Grecia è talmente fantasioso e folle da fare il giro e diventare realtà. Spanoulis e gli altri sembravano aver fatto rimostranze, salvo poi ritirarle e dopo qualche scossone tutto è tornato come prima.
Ma nel frattempo l’impresa di risollevare un Panathinaikos in difficoltà è riuscita solo parzialmente. La squadra era evidentemente mal assemblata con tanto talento individuale, ma poca alchimia di squadra e nell’ultimo periodo addirittura Calathes sembrava addirittura aver perso i galloni di leadership nei momenti decisivi. Da qui la crisi e i dubbi di un posto playoff che un mese fa non sembrava in discussione. Poi il coronavirus, il ritorno negli Stati Uniti e la notizia che non ci si sarebbe aspettati.
Welcome to #GAELNATION, Coach Pitino!
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— Iona Men's Hoops (@IonaGaelsMBB) March 14, 2020
L’anno prossimo a Iona, ma il tempo al Pana era finito
Appena ritornato in patria a causa del coronavirus, Pitino non ha perso tempo e ha concretizzato dei contatti che ha confermato in una Q&A con ESPN, aveva già avuto con il rettore di Iona. Qualche contatto, biglietti per vedere le partite del Pana, qualche cena ed ecco che, arrivato negli States, firma per tornare in NCAA dalla prossima stagione. I motivi sono facili da intuire, ovvero l’incredibile vicinanza a casa, quella ai propri cari e un basket che lo rappresenta di più, nonostante abbia detto che in Europa si alleni il miglior basket offensivo in senso assoluto. Ma manca la difesa e il fisico e questo lo aveva già ampiamente specificato.
E il Panathinaikos? Vista così, la fuga sembra un gesto piuttosto vile. In realtà la situazione ad Atene non era molto positiva e la decisione per Pitino di ritornare a casa per la prossima stagione è frutto dell’idea del Panathinaikos di non proseguire con lui l’anno prossimo. La piega che ha preso la stagione non è comunque piaciuta alla dirigenza e le valutazioni sul futuro mettevano Pitino molto più fuori che dentro i Greens. Da qui l’idea di trovare un altra soluzione, passando sì per villain, ma in realtà mettendosi al sicuro per una separazione che comunque sarebbe successa di lì a qualche mese.