Cade nuovamente l’Olimpia Milano 101-88 sul campo del Monaco.
Partita dove le difese non si presentano e il Monaco corre bene la transizione, sfruttando le giocate di James e l’atletismo di Brown e Diallo.
Luwawu-Cabarrot tiene a galla offensivamente l’Olimpia ma Baron non trova mai il canestro e Mitrou-Long conferma tutte le difficoltà del momento.
Nel terzo quarto c’è lo strappo del Monaco, che allunga ogni volta che l’Olimpia si avvicina. Nel quarto finale Loyd e Hall lanciano la fuga definitiva, con gli uomini di Messina che mollano il colpo
MONACO
Okobo 7,5: partita totale dove segna e costruisce per i compagni.
Brown 7: sempre presente ogni volta che è innescato, intensità al massimo.
Moneke 6: debutto con un 2+1 e poco altro.
Loyd 6,5: incerto per lunghi tratto ma poi la fuga la firma lui.
Blossomgame 5: minuti di scarso impatto.
Makoundou n.e.
Diallo 7: atletismo devastante e Milano non può contenerlo.
Motiejunas 6,5: preciso in attacco.
Ouattara 6: non è chiamato spesso in causa ma porta il suo mattoncino.
Strazel n.e.
Hall 7: anche per lui partita straripante a livello fisico e l’Olimpia non riesce a contenerlo.
James 8: partita da MVP con un inizio di fuoco e le solite giocate stellari. Crea anche tanto per i compagni.
OLIMPIA MILANO
Davies 5,5: impreciso al tiro e commette troppi falli, non trova continuità.
Thomas 6: forse il miglior Thomas dell’anno, la differenza la fa ricevendo in post profondo.
Luwawu-Cabarrot 7: è l’unico che segna con continuità e fa valere il tasso atletico attaccando dal lato debole. Cala come tutti nel secondo tempo. Gli serve un creatore di gioco accanto.
Mitrou-Long 4: in doppia cifra di punti ma partita ancora una volta tragica a livello di gestione. Fa sempre fatica contro la pressione e in difesa commette costantemente gli stessi errori.
Tonut s.v.
Melli 5,5: segna dall’arco ma sembra molto stanco fisicamente.
Baron 5: ormai le difese lo chiudono in ogni modo e senza alternative accanto non lo mollano.
Ricci 5: pochi minuti ma impatto minimo.
Hall 5: inizia bene ma poi cala tremendamente in fase di gestione. È il solito copione.
Hines 6: giocate di esperienza, rimbalzi e qualche punto. Di più non può fare.
Datome n.e.
Voigtmann n.e.