Si torna al Palau. Come è successo per il Real, anche lo Zenit San Pietroburgo forza a gara 5 la serie con il Barcellona. Dopo la sconfitta di gara 3, gli uomini di coach Pascual hanno dominato fin dal primo istante grazie ad una grande energia e alla fisicità che ha letteralmente spazzato via ogni tentativo di riavvicinamento blaugrana. Ancora una volta negativo Mirotic, lo Zenit è stato bravo a limitare, o meglio, ad annullare quel giocatore che tanto gli aveva fatto male fino ad ora: Brandon Davies.
Per i russi uno spaziale Kevin Pangos, tutt’altro giocatore rispetto a gara 3, e l’apporto dei lunghi, sono stati decisivi per portare a casa la vittoria. Alla Sibur arena termina con il punteggio di 74-61 per i padroni di casa.
DIFESA, DIFESA ED ENERGIA
Come detto più volte, l’arma chiave dello Zenit è la difesa. Anche in questa gara 4 gli uomini di Pascual hanno messo in mostra una difesa ai limiti dell’asfissiante che ha fatto faticare tremendamente l’attacco del Barcellona. A questa aggiungiamo la 3-2 attuata dal coach spagnolo oltre alla cattiva gestione dei blaugrana di difendere sul pick’n’roll gestito da Pangos. Inoltre, la compagine russa ha dimostrato un’energia che si è abbattuta sul Barça, la cui rappresentazione è stato Alex Poythress. Il lungo americano ha disputato un super primo quarto con 9 dei suoi 11 punti e una grande presenza a rimbalzo ed in difesa limitando Davies.
MIROTIC ANCORA ASSENTE… MA DAVIES?
Ancora una volta, la stella del Barcellona Nikola Mirotic è stato assente ingiustificato di questa serie. Il montenegrino ha chiuso con 7 punti e un orribile 2/11 dal campo con un atteggiamento che dire negativo è dire poco. A questo aggiungiamo che lo Zenit ha annullato quello che è stato l’elemento più pericoloso del Barça in queste gare: Brandon Davies. L’ex Varese ha chiuso con 1 punto (0/6 dal campo) e 1 solo rimbalzo. Una serata no dopo quello fatto fino ad ora è giustificabile, vedendo quello che combinano altri compagni. Dovranno giocare una partita all’altezza del loro pedigree per volare a Colonia.
Lluitem tot l'any per jugar els partits decisius al Palau.
💪AIXÒ NO S'HA ACABAT! NO ENS RENDIM! pic.twitter.com/ZL4BfOOQjJ
— Barça Basket (@FCBbasket) April 30, 2021
MVP ZENIT: Kevin Pangos
Dopo aver faticato e non poco in gara 3, il playmaker canadese è tornato a dirigere la squadra alla perfezione come in gara 1. Per l’ex dal dente avvelenato una prova dominante da 22 punti e 8 assist.
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WVP ZENIT: K.C. Rivers
Stavolta il suo apporto è scarso: 7 punti e 3 rimbalzi in 21 minuti d’impiego. Servirà il suo contributo per passare al Palau.
MVP BARCELLONA: Cory Higgins
Insieme a Calathes è uno dei pochi che ci prova, anche se con risultati non eccelsi. Per l’esterno americano 13 punti, 2 rimbalzi e 4 assist. Pesa quel 0/4 dall’arco.
WVP BARCELLONA: Alex Abrines
Qualcuno l’ha visto? Dopo un buon inizio di stagione regolamentare, il tiratore spagnolo si è spento e questi playoff ne sono la dimostrazione. 0 punti con 0/4 dal campo e 4 falli che lo escludono automaticamente dalla contesa.
LA STATISTICA: i rimbalzi
Se in gara due questa statistica era stata favorevole ai catalani, oggi è il turno dei russi. La battaglia sotto le plance vede lo Zenit vincitore (38-22, di cui 8 in attacco). Gran lavoro dei lunghi di Pascual con Will Thomas che ne cattura 9, Poythress 5 e Black 6.
— Basketball club Zenit (@zenitbasket) April 30, 2021