EuroLega: la Virtus si suicida in casa contro l’ASVEL, le pagelle

Il sesto turno di EuroLega vede la Virtus impegnata in casa contro l’ASVEL-Villeurbanne. Lo scontro è fondamentale ai fini della classifica, con le due compagini che si spalleggiano al tredicesimo e quattordicesimo posto con un record di 2-3. Le altre due squadre con tale record sono Valencia e Zalgiris, entrambe uscite perdenti dal sesto turno. Per la Virtus è anche il giorno del rientro di Shengelia, situazione che preclude un posto tra i 12 a Mannion.

La Virtus parte con Hackett, Lundberg, Ojeleye, Mickey e Jaiteh. É subito Iffe a prendere per mano la squadra segnando due importanti triple e mettendo in campo un paio di buone difese. I francesi cercano tanto il pick n’ roll centrale con De Colo ed in generale tentano di stanare i lenti piedi di Jaiteh. La squadra di Parker riesce anche a trovare tanti punti dalle facili penetrazioni di Obasohan, che portano o a punti del numero 23 o a facili scarichi. Sul finale di quarto Scariolo opera diversi cambi e l’ASVEL commette alcuni falli dovuti soprattutto a missmatch fisici. L’ingresso di Bako e Shengelia inoltre toglie il vantaggio sul pick n’ roll che Parker aveva trovato con Jaiteh. tutto ciò porta ad un parziale Virtus che chiuderà il quarto sul 22-18.

Sul finale del primo parziale Scariolo trova un ottimo quintetto in Teodosic, Pajola, Weems, Shengelia, Bako, quintetto che riporta anche ad inizio del secondo quarto. In questo modo la squadra riesce a trovare molto meglio le rotazioni difensive, cambiando spesso ed aiutando nei momenti giusti. Teodosic gestisce a sua piacimento il ritmo dell’attacco virtussino e trova un importante parziale a metà secondo quarto. Mentre la Virtus alza il ritmo della propria fase offensiva grazie ad un’ottima esecuzione l’ASVEL perde idee e non riesce veramente a trovare idee contro la difesa di Scariolo che una volta prese le misure riesce a contenere abbastanza bene gli attacchi avversari. Si va al riposo sul 50-36 per i padroni di casa.

Ad inizio terzo quarto la Virtus trova ciò che non era riuscita a fare nel primo parziale: portare Fall fuori dall’area e trovare il roll di Jaiteh. Noua ribadisce ancora quanto sia fondamentale stasera per i suoi, mentre la difesa virtussina sembra essere rimasta negli spogliatoi. Ancora una volta tuttavia l’ASVEL trova punti coinvolgendo Jaiteh nei propri giochi. Si arriva addirittura sul -2. Nei minuti finali del quarto la partita diventa nervosa e poco comprensibile, si alternano attacchi e difese sconclusionate e situazioni particolarmente concitate. 64-63 dopo 30 minuti.

La Virtus ad inizio dell’ultimo periodo conferma le sensazioni avute a fine del quarto precedente, ossia quelle di una squadra che perde leggermente la bussola e soffre la fisicità della squadra avversaria. É una Vu che forse si è crogiolata troppo nel vantaggio trovato sul finire del primo tempo e non riesce ad alzare di nuovo il ritmo all’occorrenza. La squadra perde fiducia e inizia a sbagliare molti più tiri, mentre l’intensità francese cresce. Lundberg e Shengelia si caricano la squadra sulle spalle su entrambi i lati del campo e riescono a portare di nuovo la Virtus in vantaggio per 74-72 a 4:19 dalla fine dopo che l’ASVEL aveva sorpassato per la prima volta dall’inizio del match. Mathews risulta fondamentale a coach Parker per trovare continuità offensiva negli ultimi minuti di gioco, continuità che manca proprio alla compagine di Scariolo. Finisce 79-84.

Segafredo Virtus Bologna

Cordinier s.v.

Belinelli s.v.

Pajola 6,5: inizia naturalmente benissimo in difesa, poi mostra tutti i suoi miglioramenti ed in ogni partita si ha la sensazione di vedere un giocatore che migliora.

Bako 6,5: cambia la partita sotto canestro, nell’ultimo quarto sembra completamente perso e commette diversi errori banali. 12 punti e 6 rimbalzi per lui.

Jaiteh 4,5: viene cercato a ragione, nel secondo quarto Fall fa valere su di lui tutti i centimetri in più.

Lundberg 7: è lui a trascinare la squadra, anche quando la Virtus perde la bussola e getta alle ortiche la partita. 13 punti.

Shengelia 7: Toko è tornato, e si vede. Dà tutto un altro aspetto all’attacco virtussino. Dal post riesce a creare per sé e per i compagni ed è l’uomo in più che la Virtus cercava sui due lati del campo. Fondamentale negli ultimi 10 minuti di gioco.

Hackett 5: ci sarebbe forse più bisogno di lui in una partita che invece vive abbastanza da comparsa.

Mickey 5: vedi sopra.

Weems 6: è molto più sicuro di sé rispetto all’inizio della competizione, si prende più conclusioni e non ha paura di mostrare ciò che sa fare. 4 punti, 2 rimbalzi e 4 assist.

Ojeleye 6,5: primo quarto in sordina, toglie poi il velluto e suona un bellissimo crescendo che culmina sul finire del secondo quarto. 11 punti e 8 rimbalzi per lui.

Teodosic 6,5: è in vena di assist e ne trova subito alcuni veramente incredibili. Col passare della partita emerge più il suo lato da realizzatore e è lui a tenere vive le speranze virtussine nel finale con una tripla che sa di disperazione.

ASVEL-Villeurbanne

Mathews 7: non benissimo nel primo tempo. Tra il terzo e l’ultimo quarto sale in cattedra su entrambi i lati del campo ed è il principale fautore della vittoria francese. 16 punti,

Polite s.v.

Noua 7: non chiama i riflettori ma è il più positivo in campo per i suoi nel primo tempo. Col passare della partita mette in campo una partita sontuosa ed è fondamentale all’ASVEL per rimanere in partita nei momenti più difficili.

Kahudi 6: esce fuori nell’ultimo quarto e trova una partita discreta.

Tyus 4: non un debutto splendente.

De Colo 6,5: in difficoltà rispetto al suo solito e non sembra mai trascinare i suoi, anche se a fine partita saranno 10 punti, 5 assist e 3 steals.

Fall 6,5: Nel primo tempo non riesce a farsi vedere come dovrebbe, complice una buona difesa Virtus. Nel secondo tempo riesce a trovare continuità e chiude con 10 punti e 7 rimbalzi.

Lighty 7,5: trova tanti punti a cavallo tra secondo e terzo quarto e risulta fondamentale nella rimonta francese. 16 punti, 4 rimbalzi, 4 assist e 3 rubate per l’MVP di giornata.

Obasohan 6,5: riesce a bucare facilmente la difesa virtussina nel primo quarto, poi lascia le responsabilità offensive agli altri, pur giocando una buona partita.

Jackson 4: se gioca così è completamente inutile alla causa.

Pons s.v.

Thomas Marzioni
Thomas Marzioni
D-Rose mi ha incantato da bambino, tanto che non capisco come siamo arrivati a Boylen. Tifoso Brindisi da quando ho incominciato a guardare il basket italiano, perché non mi piace troppo vincere la Coppa Italia.